Blog – A Roma, di nuovo la Processione del Corpus Domini
La processione del Corpus Domini è sempre stata un momento particolarmente sentito.
Io sono sacerdote dal 1988 e ho ben impresso nella memoria il papa che saliva su una papamobile debitamente allestita e sostava in ginocchio davanti a Gesù Sacramentato mentre questa percorreva le strade di Roma: da san Giovanni in Laterano fino a Santa Maria Maggiore passando per via Merulana.
Nel 2013 Papa Francesco scelse di seguire l’auto a piedi durante la processione. Dall’anno successivo, per via della sua difficoltà nel camminare, il Pontefice celebrò la Santa Messa nel piazzale antistante la Basilica di San Giovanni in Laterano facendosi trasportare a Santa Maria Maggiore per impartire la benedizione eucaristica. Fino al 2017 la processione avveniva il giovedì: con grande difficoltà per il traffico ma consentendo ai sacerdoti impegnati in parrocchia di essere presenti. Da quel momento Papa Francesco spostò la processione alla Domenica e, dal 2018, indicò che si svolgesse in zone diverse della diocesi, sempre di Domenica. Quell’anno si è recò a Ostia e nel 2019 a Casalbertone. Nel 2020 e 2021, in piena epoca Covid, tornò a celebrare in San Pietro di Domenica e senza processione eucaristica. Nel 2022 e nel 2023 per motivi di salute, come spiegò la Sala Stampa, non ci fu nulla. Quest’anno invece il Papa torna a presiedere, Domenica 2 giugno 2024, la Santa Messa in San Giovanni in Laterano e la processione a Santa Maria Maggiore in occasione della Solennità del Corpus Domini.
La Processione è il gesto più importante della Solennità del Corpus Domini. Sta a significare che Cristo si incontra per strada perché la strada è casa sua come casa tua. Questo rito infatti nacque quando la Chiesa si rese conto che il mistero dell’Eucarestia si stava eccessivamente slegando dalla vita della gente: Cristo era presente ma solo nelle chiese e nei monasteri e non nella vita quotidiana della gente qualsiasi. Quando dico che la “la Chiesa si rese conto” intendo includere anche i fatti di tipo soprannaturale che stanno alla base della nascita della Processione e non mi riferisco solo agli aspetti sociologici. Paolo VI, cinquant’anni fa diceva: “Noi togliamo dal segreto silenzio dei nostri Tabernacoli, al quale solo gli iniziati, vogliamo dire i fedeli credenti e devoti, educati ai misteri della nostra religione, possono accedere coscientemente, la santissima Eucaristia; e la portiamo fuori, in faccia alla società laica e profana, in mezzo alle piazze, alle vie, alle case, dove si svolge la vita terrena, affannata nelle sue faccende temporali”. E questo è quanto Papa Francesco vuole tornare a sottolineare.