Blog – Siamo tutti fallibili
Quando mi sono cominciate ad arrivare sul cellulare le notifiche a proposito del blackout del giornalista Paolo Mancinelli mi sono vergognato. Come ha detto bene Walter Veltroni sul Corriere della Sera, ho cercato di ricordare che, a fronte di qualche centinaio di haters che commentano sghignazzanti, sessanta milioni di italiani sanno bene che può capitare a tutti e proprio per questo in quel momento bisognerebbe aiutarsi a stare a galla, non affondarsi.
Per chi non lo sapesse, Paolo Mancinelli è un ottimo giornalista che attualmente lavora come inviato per RaiNews24. Il suo nome è divento virale perché alcuni dei profili Instagram più grossi hanno rilanciato la clip di un suo momento di difficoltà di qualche giorno fa.
Chi ha insultato Mancinelli ha compiuto la non difficile operazione di dimenticare i propri errori. Oltretutto parlare in diretta televisiva non è semplice. Partecipando a qualche trasmissione mi è capitato di presenziare a qualcuna di quelle situazioni. Spettro di tutti gli attori, è il fenomeno delle cosiddette “fauci inaridite”. Tutti ricordiamo Benedetta Pilato che alle olimpiadi di Tokio in maniera incomprensibile ha sbagliato la gambata della rana, ripetuta miliardi di volte, finendo squalificata. Così, per motivi assolutamente imponderabili, quando si è davanti alla telecamenra una sequenza di parole conosciutissime non esce dalle labbra: sembra di avere in bocca del cartone che si espande, ci soffoca e ci blocca. È quanto accaduto al bravo Mancinelli che resosi conto di quanto gli stava succedendo, ha preferito tacere.
Non so e non voglio sapere perchè è capitato quel momento di buio, ma capita e capita a tutti. “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te” è l’etica della reciprocità o “regola d’oro”. È un principio morale fondamentale che nel vangelo diventa “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro” (Mt 7,12).
È una verità conosciuta da tutte le religioni di tutta l’umanità. Tranne che dagli haters.