Blog – Bella la foto di Mattarella in sala d’attesa allo Spallanzani. Ma anche brutta
Mattarella aveva più volte detto di essere a favore delle vaccinazioni e che era “sconsiderato” chi le criticava.
Di questa settimana, mi rimane impressa la foto del nostro Presidente della Repubblica che aspetta il suo turno all’ospedale. Riportano i giornali che sia una foto casuale, un’immagine in cui lui, il Capo dello Stato, aspetta allo Spallanzani come un anziano qualunque. Perché ha ricevuto la vaccinazione non secondo una corsia preferenziale (in fin dei conti è la persona più importante del nostro Paese) ma da persona qualsiasi. Infatti la foto non è con la posa, né si trova in un salottino vip al riparo di sguardi indiscreti, ma è nella sala di attesa come tutti.
Questa foto fa cultura, fa civiltà, ma fa anche riflettere. Fa pensare il fatto che per noi sia straordinaria una cosa, in fin dei conti, normale. Che faccia notizia quello che dovrebbe accadere sempre. L’estate scorsa ero con un amico italiano che vive in Estonia da quando ha vent’anni. Aveva scoperto in quei giorni dell’esistenza, in Italia, della Guardia di Finanza: una forza di polizia cioè che, in buona sostanza, sorveglia la correttezza degli italiani nel pagare le tasse. Mi diceva che in Estonia, e in generale nei paese baltici, l’esistenza di un corpo siffatto sarebbe inconcepibile: perché è inconcepibile non pagare le tasse, è come non dar da mangiare ai figli, concludeva.
Quindi la foto di Mattarella che aspetta come tutti è bella ma anche brutta: è brutta perché fa notizia che ci sia chi fa la fila, chi rispetta l’ordine, chi non fa “il furbetto”.