METRO – Tik Tok e il nostro controllo da genitori
Dopo la terribile vicenda della bimba di dieci anni morta a Palermo per colpa dell’assurda sfida della challange blackout diffusa attraverso TikTok (ieri i funerali), molti genitori si sono rivolti a me dicendo “mio figlio è sulla app cinese, cosa devo fare?”. Spessissimo purtroppo questa richiesta esordiva con l’inciso “premetto che io non sono su TikTok… chiarendo che io TikTok non so neppure cosa sia…” e via discorrendo: proprio questo è il punto, visto che la piattaforma cinese, diversamente da ogni altro social, ha la possibilità del controllo famigliare. Attivando quella opzione si può, per esempio, impostare il limite di tempo, limitare i contenuti che si ritengono non adeguati, gestire le informazioni di privacy e di sicurezza, scegliere se il figlio può avere un account pubblico o privato, e così via. La funzione è appositamente progettata per consentire ai genitori di imporre limiti all’uso dell’app da parte degli adolescenti e non conoscerla è abbastanza grave. Guarda caso, purtroppo, i genitori di Palermo avevano dichiarato di non aver voluto “controllare la figlia”.
Per scelta della piattaforma cinese, TikTok ha stabilito che l’età minima per iscriversi siano i 13 anni: benvenga che il Garante abbia chiesto ai dirigenti di far rispettare quel limite ma bisogna che ciascuno faccia la propria