Blog – Quanti sanno che a Roma (e non solo) i botti di Capodanno sono vietati?
Molte persone hanno commentato la triste notizia della strage di storni a Roma a causa dei botti di Capodanno chiedendo che per il futuro venissero proibiti. Peccato che tale proibizione già esista anche se, a quanto sembra, sia valida solo sulla carta.
A Roma c’è un provvedimento che vieta i fuochi d’artificio dal 31 dicembre al 6 gennaio 2020, con multe fino a 500 euro per chi li contravviene. Ma Roma non è l’unico comune. Si comportano allo stesso modo, tra i maggiori, anche Bari, Pesaro, Reggio Calabria e Palermo. Il mio elenco però potrebbe non essere esaustivo e sarebbe bello che, chi lo desidera, lo integri.
La campagna di sensibilizzazione è necessaria perché nessun DPCM vieta l’uso dei botti e addirittura l’Associazione Pirotecnica Italiana, settore che raccoglie oltre 2mila aziende e diecimila lavoratori, si è lamentata della decisione della sindaca di Roma, che andrebbe contro quanto deciso dal Tar del Lazio nel 2016 e dal Consiglio di Stato.
Chi si rende conto di quanto i botti possano inquinare e fare danno, oltre che alle persone, anche agli animali e agli oggetti d’arte, è invitato ad agire in maniera responsabile.
Devo riconoscere che, in questo caso, le parole della Raggi, pronunciate prima della strage degli storni, mi sono sembrate particolarmente calzanti.
Per questo concludo riportandole “Garantire la sicurezza dei cittadini rap-presenta la priorità, tanto più in un momento già critico per i nostri ospedali, che stanno fronteggiando un’emergenza sanitaria – dichiara Raggi – botti ed esplosioni rappresentano un rischio per i cittadini, per adulti e soprattutto per i minori. Inoltre persiste il rischio che i fuochi d’artificio provochino incendi e roghi, oltre che danni al nostro patrimonio artistico. Non da ultimo, le esplosioni hanno ripercussioni negative sugli animali. L’augurio per tutti è di festeggiare il nuovo anno con serenità e con uno spirito di fiducia nel fu-turo”.