Blog / Gal / Il Vangelo degli amici | 26 Marzo 2020

Venerdì 27 marzo – Gal

Commento al Vangelo (Gv 7,1-2.10.25-30) del 27 marzo 2020, Venerdì della IV settimana di Quaresima, di Gal. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti, audio o scritti, a [email protected]

In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto. Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». Cercarono allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora

Non ce la fai a resistere

Non puoi non esserci anche Tu ad una festa così importante

E allora prima ci vai di nascosto, ma ce la fai per poco perché poi compari ad insegnare nel Tempio: sei sempre il solito, è più forte di te, nulla ti ferma quando si tratta di poter parlare di Tuo Padre, di poterci raccontare qualcosa che ce lo renda manifesto, più comprensibile, più vicino.

Ma sai, noi abbiamo capito.

Che ci sei Tu, che ti stai per offrire

Che lo stai accettando, si perché non sei impazzito, quindi lo sai che tra un po’ così facendo, ti faranno fuori.

Ma Tu stai dicendo già ora il tuo Sì, il tuo Fiat, che accetti, che ti offri: lo scegli per noi, per me oggi.

E questo mi basta, eccome, se ne comprendo la portata.