Blog / Gal / Il Vangelo degli amici | 29 Febbraio 2020

Domenica 1° marzo – Gal

Commento al Vangelo (Mt 4,1-11) del 1° marzo 2020, I domenica di Quaresima, di Gal. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti, audio o scritti, a [email protected]

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: …». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche…». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti…». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Lo Spirito Ti conduce nel deserto
Perché è lì e solo lì che si può essere tentati veramente, sul serio!!
Perché nel deserto si è soli
Non posso prendermela con nessuno
Sono proprio sola con me stessa…
E allora o fuggo ma non trovo nessuno o incontro me stessa perché accetto di entrare in me…
Ed è qui che, dentro di me, mi si presentano le tentazioni ovvero i due modi di vivere da figlio nelle situazioni concrete della vita. … e siccome non sono la vita, la vita ce l’ho e ce l’ho nelle mie relazioni con le cose, con le persone e con Dio, cerco di garantirmi la sussistenza e la vita.
Come?
Possedendo le cose con la ricerca dell’avere;
possedendo le persone con la ricerca del potere;
possedendo Dio con la ricerca del miracolo.
Tu a queste tentazioni hai saputo dire no, ovvero hai scelto la strada del figlio che vuole restare tale e quindi accetta di ricevere il dono d’amore del Padre e di donare a sua volta mediante l’Amore.
E io ? Io spesso mi dimentico di essere tua sorella e figlia di Tuo Padre.
E non Ti lascio dentro me, e non mi faccio costantemente abitare da Te, allora i miei desideri svuotati di Te, i miei bisogni, quelli di avere, di potere, di apparire senza di Te, prendono il sopravvento e governano tutte le mie azioni…
Per cui ogni realtà la posso vivere o con lo spirito del possesso, anche nel mio piccolo mondo, o con lo spirito del dono: la differenza è tutta qui.
Torna ancora solo l’Amore.