Domenica 22 novembre – Gal
Commento al Vangelo (Mt 1,18-24) del 22 dicembre 2019, IV domenica di Avvento, di Gal. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti, audio o scritti, a [email protected]
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
“Non temere Giuseppe”
“Lo chiamerai Gesù”…
Quando si destò dal sonno, Giuseppe prese con sé la sua sposa.
Già promessa
Ora sposa
Anche Giuseppe ci sta
Accetta accoglie e fa sua la nuova vita che gli si prospetta innanzi
Il capire verrà dopo mentre farà esperienza
Quando prenderà per mano Maria
Quando le starà vicino
Quando potrà abbracciare quel bel bambino che gli nascerà di notte quasi per strada…
Per oggi al risveglio decide di abbracciare il sogno, delicato e spiazzante… ma che gli permette di lasciar da parte la legge e di lasciar prevalere il cuore.