Blog / Renato Pierri | 12 Febbraio 2019

Le Lettere di Renato Pierri – A Lourdes per chiedere la grazia di un lavoro

Durante la trasmissione “Stasera Italia” di lunedì 11 febbraio, si è parlato di una cosa abbastanza singolare: alcuni fedeli disoccupati si sono recati a Lourdes non per chiedere la guarigione da una malattia, bensì un lavoro. A ben riflettere, però, la faccenda non è tanto singolare, giacché Nostra Signora di Lourdes in qualche maniera fu una grande datrice di lavoro. Grazie a lei, infatti, prima ancora che Bernadette entrasse in monastero, il commercio delle immagini di Lourdes, della grotta di Massabielle, della statua della Madonna, degli occhioni malinconici della veggente, andava a gonfie vele. Il fotografo Billard-Perrin, col permesso delle autorità ecclesiastiche, ebbe l’onore e il vantaggio economico di fotografare Bernadette. L’editore M. Dufour, col permesso del vescovo, condusse la ragazza nello studio Annet di Tarbes, e fece ben 16 clichés. E non fu forse Nostra Signora in persona ad ordinare a Bernadette una cappella? Per le Signore delle apparizioni la costruzione di una cappella significa gettare le basi per futuri santuari, basiliche, alberghi, piscine, fontane, negozi a iosa di souvenir e articoli sacri. Lavoro per tutti. Con tutto il rispetto per Nostra Signora, diciamo che il Figlio non prese per niente da lei. Non chiese una cappella in suo onore, quando apparve agli apostoli, e nel periodo della predicazione cacciò i mercanti dal tempio. Ma erano altri tempi.

Renato Pierri