Lunedì 24 dicembre – Mauro Leonardi
Commento al Vangelo (Lc 1,69-79) del 24 dicembre 2018, lunedì della IV Settimana di Avvento, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]
In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
Ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».
Nella vigilia del Natale, facciamo nostre le parole di Zaccaria e impariamo a rendere sacra l’attesa, a saper riconoscere Dio nei segni che Lo annunciano, nelle cose che lo indicano, nelle parole che lo suggeriscono, come Giovanni il Battista che testimonia Gesù. Impariamo da Zaccaria che adorare Dio significa confidare nella sua provvidenza, riconoscere la sua misericordia, vivere la sua umiltà, essere grati della tenerezza e misericordia del Signore: e per questo essere certi della Sua venuta, del Suo essere regno di Luce, di Redenzione, di Verità, di Pace.