Lunedì 10 dicembre – Mauro Leonardi
Commento al Vangelo (Lc 5, 17-26) del 10 dicembre 2018, lunedì della II settimana di Avvento, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]
Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza. Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?». Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico -: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio. Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».
I farisei circondano Gesù – che è “messo in mezzo” – mentre opera guarigioni, attirati dall’amore o da pura curiosità come se Cristo fosse un fenomeno da baraccone. Il paralitico è messo in mezzo dagli amici, di fronte a Gesù, dal tetto di una casa ed è posto in mezzo per amore. Ci sono molti modi “per stare in mezzo”: come i farisei per calunniare ed invidiare e come Gesù per condividere e guarire, come i farisei per farsi belli del proprio potere di fronte al mondo e come il paralitico che espone la propria povertà di fronte alla Misericordia di Dio.