Sabato 11 agosto – Mauro Leonardi

Commento al Vangelo (Mt 17,14-20) del 10 agosto 2018, Santa Chiara, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]

In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo». E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me». Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito. Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spostati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».

Un ragazzo indemoniato si getta nel fuoco e nell’acqua. Un padre si getta in ginocchio davanti a Gesù per chiedere la guarigione del suo figliolo; i discepoli tentano di liberare il giovane, senza successo. Gesù , che all’inizio sembra restio, caccia subito il demone e libera il ragazzo. Non bastano gli atti di pietà, gli esorcismi, le preghiere per fare di noi dei credenti in Cristo: ci vuole veramente che Gesù stia con noi, nella nostra vita e che la sua vita scorra nelle nostre parole, nei nostri sguardi, nelle nostre azioni con  un’unità di cuore e di amore che è fare la sua volontà.