Blog / Renato Pierri | 10 Luglio 2018

Le Lettere di Renato Pierri – Mauro Corona, lei deve assaggiare i miei peperoni fritti

“Non ho il gusto del cibo, mangio carne, riso integrale quando ne sento il bisogno” sono le parole, ad un dipresso giacché cito a memoria, dello scrittore e scultore Mauro Corona durante una trasmissione televisiva. E come si fa, come si fa a non avere il gusto del cibo, del cibo divino, come lo definiva il mistico indiano Osho? “Assaporare il cibo, annusarlo, masticarlo e digerirlo come se fosse una cosa divina; queste sono grandi arti. E’ davvero qualcosa di divino: è un dono di Dio. Gli hindu dicono:«Anam Brahma», il cibo è divino. Per questo mangiano con profondo rispetto. Inoltre, mentre mangiano, si dimenticano di ogni altra cosa, perché mangiare è una preghiera esistenziale”. Magari per Mauro Corona la preghiera esistenziale sarà scalare le sue montagne, ma come si fa, come si fa a non avere il gusto del cibo divino? Adesso che è arrivata l’estate, la mia estate, l’estate delle cicale, come si fa a rinunciare al sapore divino di peperoni rossi e gialli fritti a fettine in padella? Adesso che è arrivata l’estate, e gli alberi profumati si sono del tutto vestiti, e tante belle donne profumate quasi del tutto svestite, come si fa a rinunciare al sapore di peperoni rossi e gialli con capperi e acciughe e aglio e olive nere di Gaeta e tanto basilico? La montagne, sì, sono grandiose, meravigliose, divine, ma non si mangiano le montagne, non si masticano. Mauro Corona, lei deve assaggiare i miei peperoni fritti, e le verrà il gusto del cibo divino. Adesso che è arrivata l’estate, l’estate delle mie cicale, dei pini profumati, delle dolcemente chiassose cicale, come si fa a rinunciare al sapore divino di una parmigiana di melanzane? Prima fritte, mi raccomando, se volete che il sapore sia divino. E i fiori di zucca? I fiori di zucca con dentro pasta d’acciughe e intorno pastella d’acqua e farina? Tutte le cose fritte sono divine. Quando Dio creò le cose buone da friggere, pesci compresi, che poi non sono cose poveretti, sicuramente aveva già in mente la padella.
E adesso che abbiamo finito di gustare peperoni rossi e gialli e melanzane e fiori di zucca, come rinunciare al sapore divino del caffè? L’avete mai assaggiato con sopra un cucchiaino di crema alla zabaione? Non ci crederete, ma l’altra mattina ho preso apposta la metro per andare da Panella in via Merulana a gustare il sapore divino del caffè con sopra la crema allo zabaione. Bella la tazzina, bello il cucchiaino, bella la pennellata gialla sul nero caffè. “L’uomo rende l’atto del mangiare una grande esperienza estetica”. Parole del mistico indiano.
Renato Pierri