Le Lettere di Bruno Mardegan – Concussione ed evasione fiscale
Bruno Mardegan scrive al Presidente dell’Aldai (Associazione Lombarda Dirigenti Aziende Industriali) a proposito del problema della concussione, il reato che viene commesso quando un pubblico ufficiale si fa dare denaro, o in genere favori, per elargire un servizio dovuto. Pubblichiamo prima una nota introduttiva di Bruno, poi la lettera e infine la risposta del Presidente dell’Aldai. Ecco la premessa. “Si tratta – dice Bruno Mardegan – di un problema grosso che nessuno ha interesse a sollevare. Personalmente sono del parere che la causa principale dell’enorme evasione fiscale che pesa sul nostro debito pubblico sia la concussione. Non ho notizie recenti. Ma trentanni fa era quasi una prassi la chiusura dell’ispezione della G.d.F. attraverso la concussione. Temo che quel tacito vizio non sia cessato. Ho provato a denunciare il fenomeno ai giornali, ma senza esito (solo Avvenire pubblicò una mia lettera mesi addietro). La grande stampa ha fatto orecchie da mercante, ritengo per il timore di provocare ispezioni alle rispettive aziende. Avevo chiamato anche la Rai – Prima pagina. Ma non sono stato richiamato. Nelle mie lettere avevo proposto di affidare l’incarico di supervisione delle ispezioni a un organismo esterno come la Corte dei Conti, argomentando che anche le banche sottostanno al controllo della Banca d’Italia. In campo finanziario solo la GdF è priva di supervisori. Allora ho pensato di rivolgermi al sindacato dei dirigenti (Aldai) a cui aderisco da molti anni per sollecitare un intervento come categoria a tutela della professionalità dei dirigenti e nell’interesse generale. A distanza di alcuni mesi, il presidente dell’associazione dei dirigenti mi ha trasmesso la risposta che conosci. Può essere che il problema ritorni a galla nella prossima assemblea Aldai. Però non ci conto molto. E’ più probabile un seguito burocratico. Comunque terrò informato il blog. La materia è importante ma delicata. Le mie comunicazioni hanno carattere solo informativo per rifletterci e pensare il da farsi. Il presidente Monti ha parlato recentemente di interventi volti a ridurre la portata dell’evasione. Può darsi che il governo abbia allo studio una strategia che blocchi la concussione. Stiamo a vedere.”
Ecco la Lettera:
“Egregio presidente, rispondo al suo invito a suggerire interventi a favore della categoria e dell’intera economia. La pesante crisi economica che colpisce in primo luogo i dirigenti per effetto della chiusura di aziende e delle riduzioni di personale. Urge un intervento come categoria sui media per denunciare la prima causa della crisi, che a mio avviso è la concussione.Termine dimenticato nelle discussioni che si succedono sui mali dell’economia.
Contrastando la concussione si riduce l’evasione fiscale che ha raggiunto picchi scandalosi, e si possono di conseguenza ridurre le aliquote fiscali eccessive che frenano lo sviluppo. Sono un dirigente pensionato che ha alle spalle una lunga e diversicata esperienza manageriale. Il problema che sollevo è delicato e penso possa essere denunciato da un’associazione sindacale come la nostra con un comunicato stampa, piuttosto che da un singolo dirigente, che non ha voce in capitolo.
In quanto associazione non siete tenuti a fare il mio nome. Potete fare una denuncia generica di notizie pervenute dalla base della categoria.
Ritengo che tra i vari sindacati esistenti, quello dei dirigenti sia il più idoneo a fare simile denuncia per sia conoscenza diretta dei suoi soci di detta sopraffazione, e perché in caso di riduzione di personale è la anche la più esposta ai tagli.
Cordialmente.
Bruno Mardegan
Così risponde il Presidente dell’Alda:
Caro Bruno Mardegan,
non ho dimenticato la proposta ricevuta a luglio che ho trovato coerente con i principi etici della nostra categoria, sempre più impeganta nelle iniziative di buon governo, come l’evento che si terrà a Milano il prossimo 26 novembre. Abbiamo la necessità di collaborare tutti allo sviluppo del Paese sostenedo i diritti della categoria ed eliminando sprechi e pratiche illecite per il benessere di tutti.
Grazie e cordiali saluti.
Romano Ambrogi