Blog / Nuccio Gambacorta | 23 Agosto 2017

Le Lettere di Nuccio Gambacorta – Maschi femminucce e femmine maschiacci

Ad un certo punto ci si chiede perchè quando si parla di omosessualità si affronta l’argomento sempre al maschile e mai al femminile (perlomeno in questo contesto succede così). Ho riflettuto a lungo prima di darmi una risposta e sono pervenuto a questa conclusione : nel mondo maschile la condizione omosessuale appare molto più difficile che nel mondo femminile. Da tempo immemorabile si insegna ai bambini cos’è maschile e cos’è femminile e se per una ragazzina essere considerata un “maschiaccio” conferisce dei punti in più, viceversa per un bambino apparire “femmineo” è motivo di vergogna, di anomalia e disagio. La mia generazione era intrisa di questa mentalità rispetto ad oggi che siamo nell’epoca del Gender e malgrado ciò sopravvivono pregiudizi ancora grandi che influiscono notevolmente sulla vita delle persone omosessuali maschi. Credo sia necessario mettersi d’accordo – per meglio comprendere questo argomento – sull’esatto significato di due parole : femminilità e virilità. Mi pare che alla prima si attribuiscano spesso caratteristiche quali la sensibilità, emotività, creatività, dolcezza, tenerezza, ecc. mentre alla seconda si associano concetti quali energia, vigore, forza fisica, determinazione, autocontrollo, potere. Ma perchè alla donna si perdona di essere maschile e all’uomo non si dà il permesso d’essere femminile ? Secondo un mio punto di vista personale tutto nasce dalla struttura fisica del corpo umano che è considerato a causa degli organi sessuali penetrante (maschio) e penetrabile (femmina). Ora due uomini che si amano, potenzialmente sono penetrabili entrambi quindi “femmine” mentre due donne che si uniscono non necessariamente si trasformano in maschi, anzi conservano la loro femminilità magari utilizzando dei “giochetti” di tipo maschile. Senza considerare che nel mondo femminile c’è tutta una serie di comportamenti affettuosi (sinceri o meno) cui la società è abituata da sempre. Avete mai notato due amiche che s’incontrano interloquendo con tutta una serie di : “cara, tesoro, bella” e procedono mano nella mano con estrema naturalezza e non potete negare che se lo faccio io col mio amico del cuore la sentenza è solo una “finocchio”, se poi questo finocchio ha una forza d’animo invidiabile quello secondo molti non c’entra con la virilità che invece rimane ferma al povero concetto di penetrazione d’una vagina. Anche quel terribile termine “sodomia” che fa rabbrividire molti è relazionato al mondo gay maschile e non al mondo lesbico femminile perchè, ovviamente la donna essendo priva di pene al massimo può solo “giocare” imitando il maschio ma l’uomo invece può fare sul serio incorrendo in qualcosa di perverso e demoniaco. Ecco dunque perchè con questo pesante fardello sulle spalle il maschio omosessuale è quello che risente parecchio della sua condizione non sempre facile a viversi.