M. Céline C. – Nei tuoi occhi
M. Céline C. regala al blog questa poesia
Un’esplosione di luce,
nelle tenebre la intuisco, mio Amore.
Al buio, posso sentire il Tuo respiro
e cerco il tuo Volto.
Quel Volto
in cui la vita
appassisce di dolore
e testardamente ricomincia
dall’Amore.
Il Tuo Volto è nei Tuoi occhi.
Tutto lì
il Tuo Amore per me
e in nessun altro posto
io potrei perdermi
se non nei Tuoi occhi,
in nessun altro posto
potrei trovarTi se non nei Tuoi occhi.
Quando con la mente
non arrivo a comprendere il Mistero,
mi basta contemplare
il Tuo volto.
Mi basta affidare
le mie miserie
all’oceano dei Tuoi occhi, sterminato.
Mi insegni che bisogna perdersi dentro di Te
per ritrovarsi in Te.
L’infinito è lì,
in quegli occhi
che sono un Tu
che si “divide” con me,
si spezza con e per me,
come il Pane.
I Tuoi occhi
sono la porta per il Mio infinito.
Mi parlano di Te,
mi cercano, piangono, amano, ridono.
Lasciami entrare
nella Tua dimora Gesù
attraverso i Tuoi occhi, attraverso il Tuo Volto.
E perdonami
se la mia dimora non è degna di te.
Rimetto a Te
tutto il dolore del mondo
e tutto il dolore che
Io
Ti provoco con la mia cecità.
Non posso vedere
se non mi fai entrare,
se non punti il dito
verso l’orizzonte
che hai preparato per me.
Hanno ucciso il Tuo corpo,
Ti hanno percosso, spogliato, Ti hanno tolto tutto
ma non potevano toglierTi
i Tuoi occhi.
Nessuno ha colto la parte
più vera, più piena, più Tua.
E li sento addosso
I Tuoi occhi.
Il Tuo sguardo si è infranto
sugli scogli del mio orgoglio.
Volevi farmi vedere
la potenza della vita
ed è bastato che scendessi
dalla croce
per qualche momento
e venissi
nella mia casa.
È bastato che mi guardassi.
E come un Padre
mi guardi
ora
mentre muovo passi incerti
e mi orienti
mentre guardo il mondo
che soffre,
si anima,
si quieta,
si perde
nei suoi disperati tentativi di amare.
Mi insegni a entrare nelle loro dimore
come Tu hai fatto con me.
Contemplare è
comprendere
con gli occhi piantati nel cuore
e vivere la bellezza
di quanto Tu hai voluto
“con” dividere.
Dividere con “noi”,
morire con “noi”
per poi risorgere
e farci risorgere con Te.
Il Tuo gesto d’amore più grande
ora lo so, l’ho capito:
Tu che ti fai piccolo
per entrare
nella nostra porta stretta,
la nostra porta scomoda,
costruita sapientemente
per non farTi passare.
Tu che Ami
nell’attimo di uno sguardo
cogliendo il mio Durante,
il mio Mentre,
il mio Poi,
il mio Adesso
e riempiendolo
di Te.
Nata in un piccolo paese, si trasferisce in diverse città d’Italia per studio e per lavoro. Da sempre amante dell’arte e della poesia.
Moglie, madre di due meravigliose creature, lavora in tutt’altro ambito ma prepotentemente la passione per la scrittura ogni tanto si riappropria di uno spazio importante. M.Céline C. ha un’autentica passione per le relazioni umane, una innata capacità di ascolto e di empatia. Tanti le confidano quello che non hanno mai confidato a nessuno, dal primo incontro. Fondamentalmente disobbediente, diretta, schietta, da sempre alla ricerca di quella libertà che realizza pienamente l’uomo. Uno è il file rouge che tiene insieme tutta la sua vita, una domanda:
“Signore insegnami ad Amare”.
Nel 2014 le viene data una risposta molto forte e da allora la sua vita cambia.
E oggi scrive anche cercando di dare un senso vero a quella risposta.