METRO – Charlie, legge cuore e scienza
Il caso Charlie divide. Silente per parecchio tempo, il problema è esploso quando, come in un gioco di ruolo, legge, scienza e cuore si sono visti saldamente rappresentati, nella narrazione collettiva, da giudici, medicina e famiglia. Allora c’è stato chi ha sostenuto che deve essere la famiglia a decidere, anche da sola e contro tutti; chi ha sostenuto il primato della scienza medica che dichiara esserci accanimento terapeutico; chi appella alla legge, ai giudici, allo stato, alla Corte d’Europa. Il bimbo Charlie è diventato così, purtroppo per lui, il simbolo di quanto accade a tutti noi quando guardiamo ai problemi della nostra vita da una sola prospettiva, in modo unilaterale. Nella realtà, lo soluzione vera è sempre la mediazione, l’accordo. La pace per il piccolo Charlie arriverà quando si consentirà a legge, medicina e famiglia di tornare alla loro alleanza naturale. E ciò sarà possibile quando tutti svestiranno i pani dei protagonisti per tornare ad essere umili e gregari gli uni degli altri. Dandoci così il permesso di capire che spesso il compromesso non è discendere – uno “scendere a compromessi” – ma salire a più alti livelli di civiltà.
Tratto da Metro