Blog / Una donna nel Vangelo | 17 Aprile 2014

17 aprile – Mi fa paura

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. Gv 13, 1-15

Torniamo a Nazareth, Gesù mio, tutto questo mi fa paura.
Torniamo dove sei cresciuto, dove eri prima.
Quando eri sempre tra le tue cose, tra la tua gente.
Dove facevi le solite cose.
Mi manca tanto quel periodo intimo di vita piccola.
Mi metto con Maria nella stanza attigua al cenacolo.
Mi siedo sulla stuoia con lei al centro.
E mi faccio raccontare cosa sta accadendo dall’altra parte.

 

Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr  Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

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