
11 aprile – Ricca di te
In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». … «Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. Gv 10, 31-42
Gesù ho fatto molte opere cattive, te le ho fatte vedere e tu le hai viste tutte.
Ma non hai alzato pietra.
Mai.
Le tue mani sono sempre vuote per me.
Hanno disegnato per terra.
Di fronte a te, con le mie opere cattive, ho trovato solo te.
E non sono dovuta fuggire da te.
Sono rimasta con te.
Abbiamo parlato, abbiamo bevuto.
Hai preso con te la mia storia e mi hai dato indietro la mia vita.
Ricca di te e di quello che hai disegnato per me.
Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
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