
9 aprile – Essere figlia, essere schiava
In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. …». Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. …». Gv 8,31-42
Mi sarebbe bastato essere schiava.
Dopo averti ascoltato, mi sarebbe bastato essere schiava.
Ma vuoi amarmi.
Sono innamorata di te, fammi libera.
Libera per te, per amare, per amare te.
Volevo un padrone e ho trovato l’amore, te.
Volevo un rifugio e ho trovato una casa.
Dove sei tu.
Ti aspetto qui per sempre.
Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
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