Articoli / Blog | 21 Marzo 2017

Blog – Sul blog Come Gesù non si fa proselitismo

Dopo le vicende di questi ultimi giorni, insieme allo Staff, abbiamo deciso di introdurre questo importante corollario nelle Istruzioni d’uso del blog. Chiedo a tutti di leggerlo. I commenti sono aperti.

Corollario – Poiché sul blog intervengono persone con convinzioni e stili di vita profondamente diversi e ciascuno deve sentirsi rispettato anche per essi, in linea con quanto affermato da Papa Francesco al Discorso conclusivo del Sinodo sulla Famiglia “il Vangelo rimane per la Chiesa la fonte viva di eterna novità, contro chi vuole ‘indottrinarlo’ in pietre morte da scagliare contro gli altri – 25/10/2015″, in questo sito è proibito enunciare verità della Fede cattolica, valori, norme morali, leggi o consuetudini della medesima in tono di richiamo autorevole o rimprovero morale o dottrinale. Non ci si può rivolgere agli altri utenti in tono contrappositivo, con intento polemico o che faccia presumere l’intenzione di rispondere “colpo su colpo”. Così, per esempio, non si può dire ad un persona notoriamente omosessuale, “la pratica omosessuale è peccato”; ad una persona notoriamente divorziata risposata “il matrimonio è uno e indissolubile”; ad un luterano “ti ricordo che il Papa è infallibile”; ad una persona che ha fatto uso della gestazione per altri, “l’utero in affitto è immorale ed è un abominio”; e così via.  Il senso di questo corollario è chiaro: bisogna che chi ha idee o comportamenti diversi o contrari rispetto alla fede e alla morale cattolica possa, nonostante ciò, sentirsi a casa propria su questo blog. L’obiettivo di questo corollario, pertanto, non è l’irenismo, dire che tutto va bene, o mettere in dubbio le verità di fede, quanto il non fare proselitismo. ““Non si deve spiegare. Sentite bene questo: se tu hai un amico, un’amica che non crede, tu non devi dire: ‘Ma, tu devi credere per questo, per questo, per questo’… e spiegargli tutte le cose. Questo non si deve fare! Questo si chiama proselitismo, e noi cristiani non dobbiamo fare proselitismo. Cosa si deve fare? Se io non posso spiegare, cosa devo fare? Vivere in tal modo che siano lui o lei a chiedermi: ‘Perché tu vivi così? Perché tu hai fatto questo’? E lì sì, spiegare”. (Papa Francesco, Guidonia, 16 gennaio 2017) . Non deve avvenire, in buona sostanza, che una persona che abbia manifestato in modo rispettoso convinzioni o comportamenti diversi o contrari da quelli professati dalla Chiesa Cattolica si senta ripetere, a meno che ci sia un clima costruttivo di dialogo e sia l’interessato a chiederlo, che la dottrina e la prassi cattolica è un’altra. Questo atteggiamento implica ovviamente che chi riceve questo rispetto debba, a propria volta, rispettare chi lo tratta così. P.S: Il contenuto di questo Corollario non è valido per le categorie: L’angolo del teologo, Le Lettere di don Sergio Fumagalli o altre segnalate per l’occasione.