Le Lettere di Renato Pierri – Papa Francesco, il proselitismo non è sempre una sciocchezza
(dialogo immaginario tra due monache)
Teresa. “Veronica cara, hai letto sul blog “Come Gesù” tutti quei discorsi sul proselitismo? E’ stato don Mauro Leonardi ad iniziare. Riguardo a quel giovane che ha chiesto l’eutanasia al presidente della Repubblica, ha scritto: «Se mi chiedesse di stare con lui, intendo non per parlare di ciò che ci divide ma anche solo per stare con lui, in primo luogo eviterei di spiegargli la dottrina cattolica sull’eutanasia. Sarei confortato in ciò dal Papa che recentemente ha detto: Non si deve spiegare. Sentite bene questo: se tu hai un amico che non crede tu non devi dire: tu devi credere per questo, per questo, e spiegargli tutte le cose. Questo non si deve fare! Si chiama proselitismo, e noi cristiani non dobbiamo fare proselitismo. Cosa si deve fare? Vivere in modo tale che sia lui a chiedermi: Perché vivi così? E lì sì spiegare»”
Veronica: “Io, però, non capisco perché si debba dare al termine “proselitismo” un’accezione negativa. Nessun vocabolario dà questo significato. Il Sabatini – Coletti lo definisce: «Opera volta a cercare nuovi adepti per una religione, per un partito ecc.». Treccani: «Attività svolta da una religione, un movimento, un partito per cercare e formare nuovi seguaci». Devoto – Oli: «Tendenza costante a individuare e ad acquisire nuovi seguaci e aderenti»”
Teresa: “Sì, ma il Papa dice che bisogna vivere in modo tale da provocare nell’altro la domanda: Perché vivi così? Dopo di che uno comincia a spiegare…”
Veronica: “Mah, allora è questione di metodo, di come si fa proselitismo, ma sempre di proselitismo si tratta, giacché il fine è sempre di acquisire nuovi seguaci”
Teresa: “Il Papa a Eugenio Scalfari disse che il proselitismo era una sciocchezza, che non aveva senso”
Veronica: “E grazie! E’ ovvio che sarebbe una sciocchezza mettersi a spiegare a Scalfari perché deve credere in Dio”
Teresa: “Che vuoi dire, non capisco: perché non avrebbe senso annunciare, spiegare il Vangelo a Scalfari?”
Veronica: “Per il semplice motivo che Scalfari conosce il Vangelo, ha riflettuto a lungo sull’esistenza di Dio, è persuaso che Dio non esiste, mettersi lì a convincerlo del contrario, davvero sarebbe una sciocchezza, in questo caso sarebbe una sciocchezza. Che cosa ha detto il Papa, infatti?
Teresa: “Dimmi”
Veronica: “Se tu hai un amico che non crede… Non ha detto: Se tu hai un amico che non conosce Vangelo, che non ha mai sentito parlare di Dio”
Teresa: “Allora il proselitismo, voglio dire mettersi a spiegare, va bene per chi non conosce il Vangelo, per chi non conosce Dio?”
Veronica: “Certamente. Non facevano questo i missionari una volta? Cristina Siccardi scrive: «San Francesco Saverio convinceva e convinceva proprio con la parola, così come aveva fatto Gesù, il Verbo fatto Carne («Et Verbum caro factum est, et habitávit in nobis»), e da quel suo dire e dai sacramenti che impartiva nascevano le opere di salvezza, le grazie e, talvolta, i miracoli. In tutto questo immenso apostolato lo Spirito Santo lo assisteva, lo illuminava, lo fortificava per compiere al meglio la sua missione»”
Teresa: “A Tbilisi, papa Francesco ebbe a dire: «Mai si deve fare proselitismo con gli ortodossi»
Veronica: “Ma certo, ancor più in questo caso il proselitismo non ha senso”
Teresa: “insomma, il proselitismo alle volte ha senso, alle volte non ha senso, dipende da come si fa e soprattutto dalle condizioni della persona cui l’opera di convincimento è rivolta”
Veronica: “Sì, mia cara Teresa, a me pare che sia così. E sicuramente dipende da come si fa: se tenti di convincere una persona con l’inganno, è ovvio che fai cattivo proselitismo”
Teresa: “E don Mauro? Secondo te don Mauro farebbe bene a non spiegare al giovane che ha chiesto l’eutanasia, la posizione della Chiesa?”
Veronica: “Non solo non sarebbe opportuno che don Mauro si mettesse a dare spiegazioni, ma non avrebbe neppure senso, anche perché sicuramente quel giovane conosce bene la posizione della Chiesa. Chi non la conosce? Non ne parlano continuamente, anche troppo, papa e cardinali soprattutto nel nostro Paese?”.