Le Lettere di Renato Pierri – Per qualcuno Amoris laetitia sta diventando un’ossessione
(dialogo immaginario tra due monache)
Veronica: “«Mosè per la vostra durezza di cuore concesse a voi di ripudiare le vostre mogli» (Mt 19,8). Erano incapaci di comprendere, gli ebrei, e per questo Mosè aveva loro permesso di ripudiare la moglie per qualsiasi motivo, anche per capriccio. Ma sarebbero stati in grado di comprendere, gli ebrei a quel tempo, se Gesù avesse detto: «Non è lecito ripudiare le vostre mogli se non in caso di estrema necessità»? Non erano forse ancora duri di cuore e quindi non in grado di comprendere?”.
Teresa: “Vuoi dire che per questo, per arginare il cattivo costume della società di quel tempo che Gesù esagerò, come del resto esagera in altri passi del vangelo?”
Veronica: “Sì, sono sicura che se Gesù oggi tornasse sulla terra, parlerebbe in maniera diversa riguardo al divorzio, così come oggi non direbbe mai, riguardo a chi dà scandalo ai suoi seguaci, che sarebbe meglio gli fosse legata al collo una mola asinaria e precipitato nel profondo del mare. Oggi non parlerebbe così. Ne sono certa”
Teresa: “Ma come mai sei tornata su questo discorso? Non ne avevamo già parlato?”
Veronica: “Stavo leggendo sul blog “Come Gesù”… da una sintesi di Marisa Levi, di un articolo di Austen Ivereigh. senti: «Familiaris consortio dice: questa è la legge, accettala o rifiutala. Amoris laetitia dice: questa è la legge e l’insegnamento della Chiesa; cerchiamo di aiutarti ad applicarla… ». Uno Stato totalitario ti dice: questa è la legge accettala o rifiutala. Se la rifiuti, però, te ne faccio pagare le conseguenze”
Teresa: “Amoris laetitia è più democratica, allora”
Veronica: “Sino a un certo punto, giacché ugualmente, se non ne vuoi saperne della legge, se la rifiuti, la legge, ti dice che ne pagherai le conseguenze. Sei in peccato e quindi niente eucaristia”
Teresa: “E’ così, cara Veronica, la legge di Dio non si discute”
Veronica: “In uno stato democratico, c’è la possibilità di cambiare una legge, di rivederla, di adattarla ai tempi. Nella Chiesa questa possibilità non c’è, ma se la legge di Dio è stata mal interpretata? Se era opportuna per quegli uomini duri di cuore, siamo certi sia opportuna anche oggi? Secondo me il Papa si è posto questa domanda e in qualche modo ha cercato di eludere una legge che penalizza fortemente persone che non hanno fatto del male a nessuno”
Teresa: “Tu, cara, fai l’errore di mettere sullo stesso piano le leggi di Dio e le leggi degli uomini, è ovvio che queste possono cambiare. Stando ai tuoi ragionamenti anche altre leggi di Dio allora potrebbero cambiare”
Veronica: “No, le altri leggi sono chiarissime. Nessuno può mettere in dubbio, per esempio, che uccidere sia un male. Guarda che io non sto parlando dell’adulterio, del coniuge che tradisce. Io sto parlando di un peccato insistente. Della stramba idea che sposarsi nuovamente, dopo il divorzio sia peccato. Non è possibile. La cosa più ridicola in questa faccenda, davvero risibile, è che il problema per i divorziati risposati si riduce a ciò che fanno a letto: se non ti va di rinunciare a fare l’amore, niente eucaristia, se ci rinunci, magari se allunghi solo una mano per una carezza ma non fai altro, tutte le ostie consacrate che vuoi. Povero Dio come l’hanno ridotto! E a che serve il prete? Ad aiutare il divorziato risposato a fare solo una carezza o manco quella…”
Teresa: “Interessa Dio ciò che facciamo a letto, oppure agli uomini della Chiesa? Ad ogni modo sai che ti dico, amore mio? Che questi discorsi infiniti sull’Esortazione apostolica del Papa mi hanno davvero stancato. Sentivo ieri in TV parlare delle torture a quel povero giovane, Regeni, massacrato, cose tremende, gli uomini si macchiano di delitti innominabili… e questi signori… “
Veronica: “Va bene, va bene, ma non è detto che si debba parlare sempre e solo di cose gravi“
Teresa: “Certamente, il tempo c’è per tutto, di tutto ci si deve preoccupare, ma è l’esagerazione, la preoccupazione eccessiva che dà fastidio”
Veronica: “Hai ragione, cara, del resto già l’abbiamo detto, per qualcuno Amoris laetitia sta diventando un’ossessione. Ancora oggi molti uomini sono duri di cuore ”.
Veronica Tussi
Il Pasquino
Politicamente corretto
Corriere nazionale