L’Huffington Post – Emergenza esondazioni, adesso l’acqua è meno amica
Come da previsione, per una vasta area del Nordovest italiano è stata una giornata drammatica. Tanaro, Bormida, Neva, sono esondati, insieme ad altri corsi d’acqua minori.
Cerco di misurare un’angoscia nuova, strana, diversa. Mia nonna diceva: “Ho più paura dell’acqua che del fuoco. Il fuoco lo fermi, l’acqua no”. Io questa cosa l’ho capita tardi e forse l’ho capita totalmente solo ora, grazie a youtube e ai cellulari che filmano il disastro di queste ore tra Liguria di Ponente e il Cuneese. Da piccoli siamo educati ad avere paura del fuoco. La macchina del gas è off limits, gli accendini e i cerini idem, se ti avvicini al camino partono le sirene per l’allerta totale. Perché col fuoco ci si faceva la bua.
Invece l’acqua no: l’acqua è la grande amica di sempre e di tutti. Se ti avvicinavi ai fornelli ti davano gli schiaffetti e invece, a proposito di acqua, ti insegnavano a lavarti le manine e a fare il bagnetto. Poi, da bambino, scopri il mare con le onde, le conchiglie e la sabbia bagnata per fare le buche e mamma deve urlare per tutta la spiaggia per farti uscire. Da adolescente si vive di docce. Cosa sarebbe la partita di calcetto senza la doccia? E l’acqua diventa un piacere: rubinetto caldo e freddo, getto o fontana.
Conosco un signore che ha vissuto l’alluvione di Firenze del 1966 e mi faccio aiutare dai suoi racconti per empatizzare con i video di quella massa di mota, acqua e fango che sposta cassonetti e macchine come le spugne nel lavabo della cucina quando togli il tappo e si forma il mulinello. Però non è il lavandino ma sono interi paesi che vengono invasi, sommersi e affogati.
E viene la paura brutta, quella che dà angoscia, quella che avviene quando la minaccia arriva dagli amici. Col fuoco ci siamo scottati tutti e sappiamo come tenercene lontani e controllarlo: fa puzza, fa fumo, insomma si fa sentire e quindi è come se ti avvisasse: arrivo. Invece l’acqua fa danni in silenzio, in casa è un attimo. Goccia goccia e un tubo rotto devasta due appartamenti e mette in ginocchio il bilancio di una famiglia che deve pagare i danni.
Sarà che l’acqua è silenziosa: fa rumore solo quando è troppa ed è troppo tardi; sarà che è inodore, non fa fumo ma porta via tutto. Sarà che aveva ragione nonna, non la fermi finché non si ferma lei. Sarà tutto questo, ma certo ora l’acqua è meno amica.
Dio perdona sempre, l’uomo qualche volta, la natura mai.