Amoris Laetitia / Blog | 14 Ottobre 2016

Card. Farrell – AL è ispirata dallo Spirito Santo e sarà il documento guida del mio dipartimento

Il vescovo cattolico che Papa Francesco ha recentemente nominato contemporaneamente cardinale e capo del nuovo ufficio centralizzato per i laici dice di considerare l’esortazione apostolica pontificia sulla vita familiare ispirata dallo Spirito Santo e progetta di farla diventare il documento-guida del suo dipartimento.

In un’intervista rilasciata martedì al NCR, il prossimo cardinale Kevin Farrell ha affermato di non riuscire a capire perché alcuni vescovi abbiano reagito negativamente ad Amoris Laetitia.

“Sinceramente non vedo cosa e perché alcuni vescovi pensino di dover interpretare questo documento” – ha affermato Farrell – “Io credo che il papa abbia già parlato”, ha detto il cardinale designato, riferendosi alla notizia del mese scorso che Francesco ha scritto una lettera lodando un gruppo di vescovi argentini che avevano steso degli orientamenti concreti a proposito delle circostanze nelle quali i divorziati civilmente risposati potrebbero eventualmente essere autorizzati a ricevere la Comunione.

La questione del ministero della Chiesa nei confronti delle persone divorziate e risposate è affrontata nell’esortazione, che richiede un accompagnamento pastorale di queste persone e un discernimento che i sacerdoti non devono intendere come una copertura morale delle situazioni cosiddette irregolari,

L’esortazione pubblicata ad aprile, era la riposta del papa ai due Sinodi dei Vescovi svoltisi in Vaticano nel 2014 e nel 2015 sul tema della vita familiare.

Farrell, di origine irlandese, è stato in passato vescovo di Dallas. Egli ritiene che la conferenza episcopale degli Stati Uniti discuterà su Amoris Laetitia nel prossimo incontro annuale di Novembre.

“Considero molto importante questa discussione” – dice il futuro cardinale – “Ma allo stesso tempo penso che sia molto importante che comprendiamo che è lo Spirito Santo che ha parlato”.

“Ritengo che Amoris Laetitia sia fedele alla dottrina e all’insegnamento della Chiesa” – ha proseguito Farrell – ” riferendosi poi all’esortazione sulla vita familiare del 1981 di Giovanni Paolo II. “Porta avanti la dottrina di Familiaris Consortio. Lo credo con tutto il cuore”.

“Fondamentalmente è lo Spirito Santo che ci parla. Crediamo forse che lo Spirito Santo non fosse presente nel primo e nel secondo Sinodo? Crediamo che non abbia ispirato il Santo Padre nella redazione del documento? Dobbiamo trarre le conseguenze: credo fermamente che questo sia l’insegnamento della Chiesa. È un documento pastorale che ci dice come dobbiamo procedere e lo dobbiamo prendere come tale.”

Farrell dice anche che i divorziati e risposati dovrebbero essere ammessi a svolgere qualsiasi ministero nella Chiesa. “Con questo non voglio dire che debbano anche ricevere la Comunione. Questo è un processo di discernimento della coscienza. È un percorso, non qualcosa che si possa fare alla leggera, è necessario accompagnare le persone che si trovano in circostanze difficili, il prete, il vescovo, devono svolgere questo accompagnamento e lo devono fare con serietà. Non è solo questione di passeggiare e sedersi con un sacerdote e parlare con lui. È un percorso, un discernimento.”

Il futuro cardinale ha anche detto che l’esortazione costituirà la base del suo lavoro alla guida del nuovo dicastero, “senza alcun dubbio lo sarà per gli anni a venire. Dobbiamo tutti leggere il documento molte, molte volte. Io l’ho letto forse sette od otto volte e ogni volta è come se lo leggessi per la prima volta, trovo sempre qualcosa di nuovo”.

Tratto da NCR