Blog – La libertà di quelli dell’Opus Dei
In Cile il governo sta depenalizzando l’aborto e il ministro dell’interno Mario Fernández Baeza, membro soprannumerario dell’Opus Dei, si è detto d’accordo con l’operato del Governo. In queste circostanze don Mariano Fazio, vicario generale della Prelatura dell’Opus Dei, si trovava in Cile e ha rilasciato un’intervista a Pilar Vergara di El Mercurio (una specie di Corriere della Sera cileno) di cui voglio riportare qualche battuta.
Mi hanno colpito la linearità sia delle domande che delle risposte e desidero farle conoscere al blog, anche perché Sandokan ha recentemente scritto cose sull’Opus Dei che non mi sono piaciute. L’aveva paragonata a La Nuova Bussola Quotidiana, epigona del “mondo cattolico”. L’Opus Dei non è del mondo cattolico: è della Chiesa cattolica. Nel mondo cattolico, costruito sull’appartenenza, le persone si cacciano o si tengono. Nella Chiesa Cattolica, come si deduce dalle parole di Fazio (“dovrebbe rettificare”), si rispetta la coscienza dell’individuo e del cittadino
(…)
D. – Un parlamentare cattolico che vota a favore de una leggi che depenalizzi l’aborto, secondo lei è incoerente?
R. – È di una incoerenza totale. Non lo dico io, lo dice il magistero della Chiesa
D. – Qui da noi si è data una situazione peculiare: il ministro degli interni è un membro soprannumerario dell’Opus Dei, istituzione che lei dirige. Fernandez ha sottoscritto un programma di governo che contiene questo progetto, secondo lei è in contraddizione?
R. – A me sembra di sì
D. – Io in un’intervista gli chiesi esplicitamente se lo avevano cacciato dall’Opus Dei per questo e lui mi ha chiesto perché avrebbero dovuto cacciarlo…
R. – È importante distinguere tra quelli che Benedetto XVI chiamava principi non negoziabili, e il resto. La dottrina cristiana lascia amplissima libertà per dare soluzioni all’immnsa maggioranza dei problemi della società. Ciò che non è oggetto di negoziazione è la difesa della vita dal concepimmento fino alla morte naturale; la difesa della famiglia basata sul matrimonio di uno con una; il diritto dei genitori all’educazione dei figli; che ci sia giustizia e che tutti abbiano accesso ai mezzi per una vita dignitosa. Tutto il resto è opinabile.
D. – E come spiega la manica larga che l’Opus Dei applica a questo caso?
R. – Nell’Opus Dei, come in ogni istituzione della Chiesa, chiediamo ai membri di essere coerenti con la dottrina cristiana e chi non lo è, pertanto, dovrebbe rettificare
(…)
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Di seguito copio l’intero testo dell’intervista in originale
Qui l’originale in spagnolo
…
-Un parlamentario católico que vota a favor de una ley de despenalización del aborto, ¿comete a su juicio una inconsecuencia?
-Es una incoherencia total. No lo digo yo, lo dice el magisterio de la Iglesia.
-Aquí se ha dado una situación peculiar: el ministro del Interior es un miembro supernumerario de la obra que usted dirige. Él suscribe el programa de gobierno, incluido este proyecto de ley. ¿Usted ve ahí un conflicto?
-A mí me parece que sí lo hay.
-En una entrevista yo le pregunté derechamente si lo habían echado del Opus Dei. Me contestó que por qué lo iban a echar…
-Es importante distinguir entre lo que Benedicto XVI llamaba principios no negociables, y lo demás. La doctrina cristiana deja amplísima libertad para dar soluciones a la inmensa mayoría de los problemas de la sociedad. Lo que no se negocia es la defensa de la vida desde la concepción hasta la muerte natural; la defensa de la familia basada en el matrimonio de uno con una; el derecho de los padres a la educación de los hijos; que haya justicia y que todos tengan acceso a los medios para una vida digna. Todo lo demás es opinable.
-¿Y cómo se explica la manga ancha del Opus Dei en este caso?
-En el Opus Dei exigimos, como cualquier institución de la Iglesia, ser coherentes con la doctrina cristiana; el que no es coherente, tendría que rectificar…
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