Lettere di Bruno Mardegan – Comportamenti osceni e brutta figura dei cardinali nella fiction Rai “Medici”
Caro direttore,
nel numero del 15 Ottobre di “Avvenire” Andrea Fagioli ha presentato con parole elogiative la Fiction Tv “I Medici” prodotta da Lux-Vide e programmata dalla Rai. In famiglia ci siamo fidati del giudizio positivo del suo collaboratore, il quale ha sorvolato su passaggi disdicevoli dello spettacolo, quali i ripetuti comportamenti osceni dei personaggi e la condanna del ceto cardinalizio dell’epoca per scambio di voti nell’elezione del pontefice, con forme pesanti e generalizzate di corruzione.
Con viva cordialità.
Bruno Mardegan – Milano
Lettera inviata ad Avvenire
Bruno Mardegan, ultraottantenne, milanese di adozione e sposato da una vita con Claudia, ha cinque figli e nove nipoti. Ha – da sempre – la dote non comune di scrivere ai giornali lettere che gli vengono pubblicate. È frequente trovare suoi interventi su Il Foglio, Avvenire, Il Giornale, La Stampa, il Corriere della Sera e Il Sole 24 ore.
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Risponde Mauro Leonardi
Caro Bruno,
mio papà, che era caro amico tuo, avrebbe sicuramente avuto la tua stessa reazione ma io, in questo caso, sono d’accordo con Avvenire, il giornale della Cei.
Nell’articolo su HuffPost “Dustin Hofmann nella serie “Medici” ci fa riscoprire l’amore per le bellezze dell’Italia” mi sono apertamente schierato a favore della fiction, pur non avendola vista, perché ne conosco il progetto: che è quello di valorizzare l’Italia, e il fatto storico di banchieri che usano il loro potere non progettualmente per l’usura e gli omicidi ma per far crescere il loro paese e il loro territorio, e lasciare tesori d’arte immortali per tutta l’umanità. Credo sia la prima volta da molti anni che una serie televisiva italiana venga comprata negli USA e vista in tutto il mondo.
Circa le scene cui ti riferisci o mi sono perso qualcosa (è possibile perché sono stato interrotto nella visione un paio di volte) o parliamo di due cose diverse.
In primo luogo Gesù nel vangelo dice “ma io vi dico chiunque guarda una donna per desiderarla, ha gia commesso adulterio con lei nel suo cuore”(Mt 5,28) e cioè il peccato sta in “come” si guarda una donna non in come si veste la donna, e il “ma” del Signore fa capire tante cose. Parafrasando il vangelo direi: chiunque guarda castamente una donna la rispetta e l’ha amata castamente.
In secondo luogo, entrando nel merito, mi sono sembrate scene assolutamente minime (francamente neppure le ricordo nei particolari) che certamente non possono aver offeso nessuna persona affettivamente normale. Posso aggiungere che ho saputo da fonte certa che Ettore Bernabei aveva visto il “girato” e lo aveva approvato.
Per quanto riguarda i cardinali, sono stati trattati dai produttori con fin troppa delicatezza. Pensa a come li trattò un’altra fiction, Borgia, e potrai trarne le conclusioni tu stesso. Sono certo che nel prosieguo della serie gli autori valorizzeranno il buono che sarà possibile valorizzare (che non è tanto) degli ecclesiastici di quel tempo.
Poiché nell’analogo commento di Bruno Mardegan su Facebook dice che questa fiction si muove “al contrario” di quanto voluto dal suo fondatore lascio questa documentazione
La serie è stata prodotta da Luxvide, la società che Ettore Bernabei ha fondato e di cui era Presidente Onorario alla morte. Qui di seguito lascio tre video che credo aiutino a comprendere chi fosse Bernabei e che sono collegati con la serie Medici: l’omaggio a Ettore Bernabei mostrato la sera della prima a Firenze, il saluto del presidente del Consiglio Matteo Renzi fatto ad Ettore Bernabei in quella occasione, e un minuto di quell’intervento che, a mio parere, mostra l’orizzonte culturale nel quale è necessario si muova un cristiano oggi