Blog / Nuccio Gambacorta | 06 Luglio 2016

Lettera di Hermes – La mia vita, un lavoro continuo su me stesso

Nel riprendere il discorso iniziato settimane fa, puntualizzo che la mia vita è stata un lavoro continuo su me stesso. Volevo piacere agli altri (specie ai miei genitori), non deludere le loro aspettative e mettevo da parte la mia vera natura. Se qualcuno tra di voi ha studiato psicologia sa bene quant’è doloroso avere in sè complessi di colpa, ci ho messo decenni e decenni per superarli perciò oggi se la gente tenta di farmi sentire nuovamente in colpa, io evito decisamente queste persone. Non pretendo gli applausi nè i consensi di nessuno, non voglio essere ammirato o che ma neanche attaccato e aggredito verbalmente. Voglio ribadire che sono un uomo, una persona come tante altre. Ho degli amici simili a me che rimangono perplessi nel constatare la mancanza d’apertura di taluni cristiani cattolici; come meravigliarsi poi se tanta gente si allontana dal cattolicesimo e va a finire nelle chiese evangeliche pentecostali, nei testimoni di Geova o in sette di vario genere. La chiesa cattolica è disgregata, lacerata, piena di contraddizioni, ecco qual’è il punto. Difronte a temi controversi quale l’omosessualità, bisognerebbe rivedere attentamente molte cose. io mi chiedo che senso abbia dire: accettiamo la condizione omosessuale se vissuta in piena castità ! é come dire ad un artista: la tua arte è valida ma non usare pennello tavolozza e colori. A mio modesto avviso la Chiesa potrebbe parlare di tutto ma non di sesso perchè il tema, sempre e comunque, è trattato in maniera unilaterale cioè con spirito antiscientifico. Se Papa Francesco apre delle breccie, addirittura lo contestano (i tradizionalisti) sputando nel piatto dove mangiano, quindi il Pontefice è ispirato dallo Spirito Santo solo quando ci fa comodo ? Premesso che il messaggio evangelico è uno non sarebbe male leggerlo alla luce dei tempi. Non so se ridere o piangere pensando alla sessuofobia che si respira, s’è respirata e forse si respirerà sempre nel mondo cattolico. La repressione (non il dominio di sè) poi, scivola inevitabilmente nella degenerazione, coi risultati che si sentono e si vedono: pedofilia, relazioni proibite tra religiosi e non, avidità di denaro ecc. ecc. Il mondo si può evolvere senza per questo arrivare all’anarchia. Voglio fare un paragone: la penna a biro soppiantò l’inchiostro e il calamaio, la tastiera del PC sta soppiantando la penna a biro. La famiglia tradizionale va bene, non sarà mai fuori moda, ma va bene anche quella nuova. L’altra sera ad una cena un prete anziano mi fa: “l’uomo e la donna sono complementari, cioè si illuminano a vicenda! Certo, anche i colori complementari si illuminano reciprocamente (rosso e verde, giallo e viola, blu e arancio) ma ci sono accostamenti che stanno ugualmente benissimo insieme (per es. azzurro e giallo). Due uomini o due donne che si vogliono molto bene sono la cosa più tenera e innocente che c’è. Sul matrimonio gay ne ho sentiti di sproloqui, alcuni ( come quello di Sgarbi ) irriverenti. Questo famoso personaggio arriva a giocare sul termine stesso “matrimonio” e lo trasforma in uno sgradevole e sarcastico “culimonio” . Ma lo sa Sgarbi che si può anche usare la parola “sposalizio” così non si gioca su doppi sensi di pessimo gusto ? E inoltre, mi domando perchè ognuno non bada alla propria vita sessuale e s’interessa così tanto di quella altrui. Forse perchè a letto c’entra pure la politica. E per finire aggiungo che spesso, troppo spesso si sentono questi luoghi comuni, la natura gay è isterica, paranoica, schizofrenica, depressa, maniacale e tante altre cose davvero penose. Ed è ovvio visto che la società, una gran parte d’essa, continua a deridere, additare, condannare, aggredire i diversamente sessuali riducendoli a emarginati, disadattati e frustrati, cominciando talvolta dalle stesse famiglie che non comprendono tale situazione e la rifiutano nettamente. Non c’è niente di più bello di una madre e di un padre che amano i figli malgrado le loro diversità. Eppure anche Michelangelo Buonarroti era gay, e Leonardo Da Vinci e Caravaggio e De Pisis ecc. ecc. La Storia insegna: omosessuale è bello!

Qui l’ultima lettera di Hermes