Blog / Sandokan | 14 Maggio 2016

Le Lettere di Sandokan – Fiori, quadri e picche

Ma voi credete davvero che uno possa stare sempre appeso? Di sua volontà?

Penso di no. Solo quando ce lo mettono. D’altra parte uno non si può crocifiggere da solo. Forse un chiodo da solo se lo può mettere, se è coraggioso e il sangue non gli fa impressione. Ma poi? Come va avanti poi? Provate a darvi una martellata a una mano avendo l’altra inchiodata. Non si può. Ve devono da’ una mano.

Uno da solo se può sparà. Ma non sarebbe bello appendere una pistola nelle aule scolastiche. Poi toccherebbe sfilare a difesa delle pistole. Su, non si può. Una alternativa potrebbe essere quella di finirsi a capocciate sul muro. Ma si rovina il muro e non è cristiano far faticare la gente per un nostro capriccio. Poi agli altri tocca pulì.

La croce quindi mi sembra adeguata, sono d’accordo con voi, ma ve serve una mano. E qui intervengo io.

E’ cattiveria la mia? No, mi sento necessario. Vi ascolto che state sempre a lamentarvi del fatto che nessuno si voglia più sacrificare, che si parli nella predicazione solo di gioia e di misericordia e mai di croce. E allora vi vengo incontro. Non è che mi metto a parlare di croce pure io. No no. Non parlo di croce, ve inchiodo proprio. Perché io, di mio, so’ misericordioso e a fare discorsi sulla croce non sono capace. A inchiodarvi riesco meglio, anche se me devo sforzà. Ma a voi chi si sforza vi piace e quindi sono tranquillo.

Non potete immaginare il dolore che mi date quando alla prima martellata che vi do cominciate a lamentarvi di me. Mi sento incompreso. Lo faccio per voi, credete che mi diverta? Io pure vorrei essere il cuore di Cristo, come santa Teresa di Lisieux, ma non si può essere tutti “cuori”. Ce so’ fiori, quadri e picche.

E poi le martellate chi ve le dà?

Però voi, invece di ringraziarmi, vi lamentate di me. Sono sadico, mi dite. E invece io ho il solo torto di credervi quando mi dite che Cristo vi ha cambiato la vita. Vi credo e comincio a prendervi a martellate.

D’accordo, siete peccatori, lo so. Se non foste peccatori non vi lamentereste. Sareste tutti contenti e mi ringraziereste. Ma non è mica colpa mia se voi siete peccatori. E poi so’ peccatore pure io. E tiro martellate.

Non è che mi tirate fuori la storia che siete peccatori per non prendervi le mie martellate, vero? Spero di no. Riflettete sul fatto che, senza di me, nel vostro futuro si profilano serie infinite di capocciate sul muro, perché tutti dobbiamo morire.

Vi giunga nel cuore questo mio pensiero. E’ proprio da fessi passare questa vita a tirare capocciate al muro. Si va all’inferno a morire tirando capocciate. E, se uno proprio lì deve andare, è molto meglio andarci dopo aver passato una vita a trombare a destra e a manca. O no?

Vi offro invece una crocifissione tutta per voi.

Il massimo che posso fare è usare chiodi “pic indolor”, che sul momento uno manco li sente. Vi mando in Cielo e manco ve ne accorgete. Ma non vi muovete, sennò sbaglio ed è peggio per voi. E invece di ficcarvi il chiodo nella carne lo infilo nel legno.

O mi colpisco la mano. E poi esce il sangue, che a me fa un po’ impressione. Almeno il mio.