Antonietta Potente – Vestire gli ignudi
Cos’è un’opera di misericordia spirituale? Quello che Dio fa continuamente a noi. La misericordia è sentirsi addosso qualcuno o qualcosa, sia Dio, sia gli esseri umani.
Come Dio ha rivestito di dignità la nostra vita, il nostro corpo, così noi abbiamo il dovere di rivestire il nostro prossimo. Con e senza metafore.
Perché se tutti usciamo nudi nella vita, alcuni di noi, poi, sono stati spogliati di tutto e questa nudità chiede di trovare la sua dignità e lo chiede a noi.
Non è solo un servizio per l’altro ma anche per noi, perché la misericordia è la porta attraverso cui Dio si rivela sulla terra. Ogni nostro atto di misericordia fa vedere Dio. Solo Gesù rende visibile la misericordia.
Oggi si è passati dal vestito come divisa che indicava stato, censo, categoria, professione, corporazione, al vestito come spreco. Abbiamo tutti più vestiti di quanti ce ne servano.
Vestire gli ignudi non è dare quello che ci avanza nell’armadio. Ci vuole l’uomo a cui porgere il vestito. Non è riempire una borsa e portarla in parrocchia, anche se poi casomai inizia così. Si può fare solo toccando, più di ogni altra opera di misericordia. Vestire è toccare un uomo per ricoprirlo di stoffa e dignità. Perché la nudità non è povertà in automatico. Lo è, se è mancanza di dignità. Non è la nudità della nascita ad alzare il suo lamento a Dio. Quella nudità ci accomuna tutti.
Ignudi sono coloro che vivono in uno stato di mancanza. Come si fa a “farla”? cosa è questa opera di misericordia? È non distogliere lo sguardo ma esserci, esserci sempre.
C’è al centro del libro un bello studio del dipinto del Caravaggio sulla misericordia. Tra i vari personaggi quello della misericordia è quella donna che allatta al seno il prigioniero affamato. Ella dà sé stessa e dà la vita.
O meglio la restituisce.
Perché questo è questa opera di misericordia: non un dare, ma un restituire.
Perché la misericordia si può solo imitare per innamoramento della verità e della bellezza.
Solo gli innamorati possono fare opere di misericordia corporale. “Ritrovare i cammini della dignità” iniziando da uno sguardo. Da quello sguardo le nostre mani partiranno e faranno, doneranno, restituiranno, la dignità.
Antonietta Potente, Vestire gli ignudi. Dare dignità ci fa uscire da noi stessi. Emi 2016