Il diario di Paci – 10. Cose felici
Non si può vivere solo di sofferenza.
Solo soffrendo si torna sempre indietro.
I pensieri tornano sempre indietro.
A cosa mi è stato fatto, a cosa ho fatto.
Non si può vivere solo di sofferenza.
Solo soffrendo.
Con la sofferenza la vita torna sempre indietro.
Peggio, anzi.
Se tornasse indietro potrei cambiare qualcosa.
Invece no, con la sofferenza si vive sempre lo stesso momento.
Si soffre sempre lo stesso dolore, come quando si incantava la punta del giradischi.
Quando girava sempre sullo stesso solco.
Invece la vita è fatta di tanti giorni, sono tanti i semi gettati, quelli del vangelo.
Che diceva il prete.
E non tutti vengono mangiati dagli uccelli.
Non tutti soffocano tra le spine e bruciano sotto il sole.
Qualcuno mette radici, qualcuno muore e fa nascere qualcos’altro.
René oggi torna e mi trova.
È una cosa bella trovarsi la sera.
Trovarsi e basta.
È una cosa bella.
Che si vede.
Che c’è.
Io so essere felice con quello che ho.
Facendo cose felici.
Io Señor alla felicità interiore – quella spirituale – non ci ho mai creduto.
A mi me gusta lo pequeño, me hace feliz. Ma nelle cose.
Mi fa felice camminare, andar.
Mi fa felice prendere il tram perché è come un viaggio, come prendere il treno.
Mi fa felice lavarmi i capelli.
Che sono morbidissimi dopo.
Mi fa felice sistemare casa.
Mi fa felice uscire dal portone e capire che tempo fa.
(Perché da dentro casa non si capisce mai).
Mi fa felice che ci si trova.
Oggi una coppia anziana davanti a me.
Lei sistemava il cappotto a lui.
Il collo era rigirato in dentro.
Chissà quanta fatica in tutti quegli anni di matrimonio.
Quanta passione.
Quanti progetti.
E tutto, ora, per arrivare a sistemarsi il collo del cappotto.
Che se non ci fosse stata lei sarebbe andato in giro tutto sbilenco e con i bozzi.
Che si vede invece che sono persone distinte.
Che lo erano.
Perché quando diventi troppo vecchio non riesci più ad essere distinto.
Perché i capelli sono sempre schiacciati dietro.
Perché da vecchio dormi tanto e i capelli rimangono con la forma del cuscino.
E le braccia fanno male e con gli acciacchi non le alzi bene e allora non riesci a pettinarti dietro e a metterti bene il collo del cappotto.
Però anche se anche tante cose non ci sono più come i semi del vangelo che si sono portati via gli uccelli.
Però hai un matrimonio che si ferma sul marciapiede a sistemarti.
E allora non guardi indietro .
Ma ti fermi e poi vai avanti tutto sistemato.
Era bella quella coppia.
(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella.