Le lettere di Renato Pierri: Troppo entusiasmo per l’intervento di Roberto Benigni
Il Dialogo.org; Il Pasquino 17 gennaio 2016
“Diffidate degli infelici”, una frase infelice, che Roberto Benigni poteva risparmiarsi, giacché oltre ad ingenuità, denota mancanza di riguardo verso tante brave persone che sono infelici a causa della sofferenza. Anche i bambini spesso sono infelici. Tutti a battere le mani, tutti entusiasti dell’entusiastico intervento del comico alla presentazione del libro-conversazione con il Papa di Andrea Tornielli. Sul blog “Come Gesù”, addirittura: “Non possiamo non assegnare l’Oscar a questo video che riporta l’intervento spettacolare di Benigni durante la presentazione del libro di Papa Francesco”. Ma il discorso più ingenuo (o superficiale?) è il seguente: “Senza dolore la vita apparirebbe enigmatica e l’esistenza assurda e la gioia inaccessibile”. Ora, a parte il fatto che anche questo è un discorso irriguardoso verso coloro, soprattutto i bambini, ai quali di sofferenza ne è toccata a dismisura, Benigni dimostra di non conoscere la religione cristiana, secondo la quale “Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi…Il Vangelo della vita, risuonato al principio con la creazione dell’uomo a immagine di Dio per un destino di vita piena e perfetta, viene contraddetto dall’esperienza lacerante della morte che entra nel mondo e getta l’ombra del non senso sull’intera esistenza dell’uomo” (Giovanni Paolo II, nell’Enciclica Evangelium vitae). Tutto il contrario di quanto ha affermato Benigni. La vita è nell’ombra del non senso, e sono proprio il dolore e la morte a renderla insensata e assurda. La vita piena e perfetta dell’uomo creato ad immagine di Dio, era una vita in cui c’era solo la gioia. Questo, secondo il cristianesimo.
Carmelo Dini
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