Corriere della Sera – Mauro Leonardi: “Sul Family Day la penso come la Cei e come aveva detto quest’estate Carrón”
Virginia Piccolillo – nota editorialista de Il Corriere della Sera – mi ha telefonato ieri sera leggendomi le parole del direttore dell’Ufficio nazionale della Pastorale familiare della Cei, don Paolo Giulietti [errata corrige: si tratta di don Paolo Gentili, ndr], a proposito del Family Day (sono le stesse contenute nell’articolo) e chiedendomi cosa ne pensavo. Io ho ripetuto quanto avevo scritto quest’estate quando Mario Adinolfi (La Croce) mi aveva chiesto di scrivere un pezzo “anche critico” sul Family Day che avevano organizzato. Ho aggiunto anche il parere di Carrón sempre relativo a quest’estate: pertanto mi sono detto totalmente d’accordo sull’inopportunità di creare singoli eventi e sulle necessità, invece, di sviluppare processi che portino ad una società, più umana e rispettosa
UNIONI CIVILI, VERTICE RENZI – BOSCHI. SUL TAVOLO L’ULTIMA MEDIAZIONE
Su unioni civili e stepchild adoption la tensione, all’esterno e all’interno della maggioranza e dello stesso Pd, sfiora il livello di guardia. Per questo forse oggi stesso il premier, e leader Pd, Matteo Renzi farà un punto della situazione con il ministro Maria Elena Boschi e i capigruppo Pd, Luigi Zanda ed Ettore Rosato.
La speranza è trovare la via per una mediazione. Magari ampliando nel testo del ddl Cirinnà il concetto di “affido rafforzato”aumentando il più possibile le tutele. Più che una via stretta è un ponte tibetano. Ma se percorsa porterebbe a un risultato: sanare i dissidi che scuotono il Pd, come quello esploso ieri, via Facebook, tra Cristiana Alicata e l’europarlamentare Silvia Costa. La prima esponente storica del mondo Lgbt ha chiesto l’espulsione dal Pd di “tutti coloro i quali sostengono l’esistenza di una lobby gay”. Cominciando dalla Costa, rea, di aver accusato la “lobby Lgbt” in parlamento Ue di pressioni perché fosse bocciata la condanna della maternità surrogata.
Ma la mediazione potrebbe servire anche a invogliare l’Ncd, o almeno una parte, a votare il testo che Renzi vuole portare a casa. Renato Schifani ieri usava nei confronti dell’affido rafforzato toni diversi da quelli ultimativi di Alfano. E c’è chi sussurra che altri lo seguirebbero attirati da un possibile posto nel prossimo minirimpasto di governo.
I numeri reali del consenso non li conosce nessuno. Gaetano Quagliarello (Idea), a Corriere Live parla di “legge ipocrita e scritta male che incentiva l’utero in affitto (un’offesa alle donne). E discrimina le coppie eterosessuali che per adottare un bambino aspettano anni”.
Intanto si prepara la controffensiva. Oggi la Cei si riunirà e affronterà la questione: “Il tema è caldo, è evidente che sarà tra quelli in discussione”, facevano sapere ieri. Ma soprattutto si annuncia un nuovo Family Day, per fine mese o metà febbraio. “Se ci sarà, auspico che non abbia toni da scontro di civiltà. Sarebbe incomprensibile.”, dice a Corriere Live, Francesco Verducci del Pd.
Don Paolo Giulietti, direttore della Pastorale della Famiglia, precisa che la Chiesa ritiene che la stepchild adoption sia “inammissibile”. Ma non pensa che la soluzione sia “creare singoli eventi”, quanto piuttosto “avviare processi”, per “correggere” la visione miope della politica e farle guardare con più attenzione ai problemi della “famiglia reale, che, senza troppe chiacchiere si fa concretamente carico di bambini, anziani e malati”. Fermi restando i diritti individuali delle persone omosessuali, che vanno tutelati, si chiarisce: “Un conto è un Paese che mira al futuro, investendo sulla famiglia reale, un conto è quello che tutela solo alcuni gruppi”.
Dunque niente vessillo Cei, ma secondo gli organizzatori la manifestazione non potrà che esprimere la linea scelta dai vescovi. “Siamo pronti ad assumercene la responsabilità. E a portare in piazza due milioni di persone” assicura Mario Adinolfi, organizzatore e direttore del quotidiano La Croce. E Filippo Savarese, della espressione italiana di Manif pour tous rimarca: “ Diversi vescovi ci hanno manifestato appoggio, e anche il presidente, Angelo Bagnasco, non ha preso le distanze. Chiediamo alla Cei di affidarsi al ruolo e alla vocazione dei laici”.
Di tutt’altro parere Don Mauro Leonardi, sacerdote editorialista, che definì il Family Day di giugno una “sconfitta per i cattolici”: “La Cei ha ragione. Lo aveva detto Julian Carron di Cl: con le manifestazioni la Chiesa cattolica non ha mai costruito nulla. Anche contro divorzio e aborto furono sconfitte politiche, culturali e “soprannaturali”. Ma Massimo Gandolfini, portavoce del Family Day, non ci sta: “La nostra strategia è complementare a quella della Cei. Sarà una piccola esplosione per far sentire ai politici l’opinione e i problemi che assillano le famiglie tradizionali. Il Papa ha detto che i laici non hanno bisogno del “pastore-pilota”. E noi scenderemo in piazza con cattolici ma anche con ortodossi e islamici (sia sciiti che sunniti)”
Virginia Piccolillo – Corriere della sera 8 gennaio 2016 – p. 16
Adesso forgiamo una coppa e te la diamo don.Mauro.
Domanda: chi ha diritto di esprimere la voce dei Vescovi italiani?
Il segretario o il Presidente della CEI?
Perché la Chiesa si deve appropriare del Family Day? Mice eravamo tutti cattolici, lì! Eravamo cittadini!!!!!
adesso non esagerate che il fatto della coppa l ho detto per scherzare;e qua arriva pure il demonioHai messo lo zampino pure tu nel family day??partecipante certo che c erano laici;ma i tanti cristiani che ci sono andati sono andati(a modo loro)con gli slogan su cio che la chiesa dice sul matrimonio che é tra maschi e femmina ecc…certo che visto che camminavano su questo binario;la chiesa ha avuto il diritto di intervenire compris??
Articolo interessante che dimostra la miopia di tanta gente, troppo gente…
http://www.repubblica.it/cronaca/2016/01/02/news/la_giudice_coraggio_e_i_diritti_dei_bambini_vi_spiego_perche_i_gay_possono_adottare_-130510841/
…troppa…
e tu chi sei il lustrascarpe??brad dei miei stivali?
Possibile che in questo blog ci sia gente cosi scostumata e maleducata anche contro le donne??
stradiola??vergognati specie di brad hai offeso Giuseppina.Non ti vergogni?don Mauro non.interviene??ma che blog è mai questo??
Lascia perdere Maria certe persone si nascondono dietro falsi nomi per offendere gli altri.Hanno clonato pure Renato Pierri ed il povero Giuseppe Sevasta.Credo che molto presto vista la gente indegna che frequenta il blog mi asterro dal commentare visto che ormai non.si puo piu
io saro una stracchiola ma tu non.hai coraggio se.no non.ti nascondevi dietro falsi.nomi.Non sei certo un.uomo ma un.gran cafone ti questo devi prenderti il merito.ti saluto e ti mando volentieri li dove tanti come te stanno bene.a mai piu lustrascarpe!!
in.effetti noto che don.Mauro non gestisce bene il blog non.sa fare paternali; figurati brad;pero offendere cosi spudoratamente qualcuno non.ti fa onore!!se sei.uomo scusati se no vuol dire non.hai palle
non si dice quel termine ad una signora ognuno scrive come sa.L importante è esprimere un.parere e lei è stata semplice e chiara;si capiva bene il pensiero.ok ti saluto a presto.Ciao Giuseppina e don.che non.c è
Maria mi dispiace. Da qualche giorno scrive sul blog una persona molto maleducata. Insulta e scrive fingendosi altre persone. Credo che l’unica possibilità, al momento, sia che le persone intelligenti lo isolino, cioè facciano finta di nulla. Potrei bloccare i commenti e obbligare tutti a scrivere sul forum ma, per ora, mi dispiace piegarmi alla legge del violento.
Vediamo se almeno noi riusciamo ad essere civili.
Ciao!
Giuseppina non so cosa voglia dire quella parola ma non farci caso se riesci, credo sia sempre la stessa persona che fa tante parti. Lascia stare e speriamo che gli vada di parlare e basta. Mi sembra come quei programmi che servono ad intasare i centralini con mille telefonate finte.
A me non piacciono i toni battaglieri dei pro famiglia in particolare. L’idea del complotto, dell’attacco, non giova a nessuna causa ma soprattutto a quelle pro.
questione sociale. Di fronte agli occhi del mondo c’era una classe operaia sfruttata indegnamente dal capitalismo. Venivano impiegati bambini e donne. Insopportabili i turni di lavoro. Aòllucinanti le condizioni di lavoro. Ingiuste le paghe. Nessun diritto. Niente scioperi.
Il marxismo diede una riposta a questa situazione.
La Chiesa noN fu sorda a tale situazione e si impegnò ad approfondire la dottrina sociale della chiesa.” Rerum Novarum”: sintetizzando in modo molto elementare, ne veniva fuori un quadro dove, tra l’altro, se da una parte si riconoscevano dei diritti alle classi operaie ( stigmatizzando gli eccessi del capitalismo), dall’altra si condannavano i moti violenti, le insurrezioni, le rivoluzioni di massa, le manifestazioni ( spesso violente) di piazza. Ci fu anche un confronto interno al cattolicesimo, con la nascita della corrente del “modernismo” ( cui adeì per esempio Fogazzaro) avversato dalle correnti più tradizionaliste.
Cosa oglio dire? che di fronte a temi di estrema importanza, il mondo cristiano, in particolar modo cattolico, ha dato prova più volte nel passato, di riuscire ad intavolare un dibattito che, partendo da un’analisi serena della storia e dei problemi reali, è riuscito a dare risposte.
Voglio dire che cattolici insigni che – a torto o a ragione – si sono dichiarati contrari alle “manifestazioni di piazza”, ce ne sono stati tantissimi: ho citato l’Enciclica di un Papa, ma potrei riferirmi anche a personaggi come Alessandro Manzoni.
Voglio dire che mi pare curioso che di fronte ad un te,ma sicuramente importante come la famiglia, adesso ci sia, più che in passato ( eppure i temi in ballo erano altrettanto se non più importanti) una contrapposizione intollerante all’internmo dello stesso mondo cattolico. Mentre da parte di don Leonardi io leggo l’esposizione serena di una propria opinione personale che tra l’altro mai ha irriso o dileggiato chi ha organizzato il Family Day 8 ricordo bene anzi che nell’articolo cui ci si riferisce qui, don Mauro aveva positivamente sottolineato come questa manifestazione fosse un buon segno sotto il profilo della partecipazione dei laici – credenti e npon – alla vita della Chiesa e della società), altrettanta serenità non ho trovato da parte contraria, anche se continuo a riconoscere positivamente l’apertura allora dimostrata da Adinolfi e da Las Croce nell’ospitare l’intervento “critico” di don Mauro.
Voglio dire che la diversità di posizioni dovrebbe essere per i cattolici, su questi temi opinabili (ci si sta chiedendo se per difendere la famiglia sia o no efficace una manifestazione di piazza; non si sta parlando della Trinità, questo bisogna averlo ben chiaro…) assolutamente interpretata come ricchezza, come testimonianza di libertà ed autonomia, come assicurazione che essere cristiani cattolici significa anche rifiutare il “pensiero unico” e l’uniformità per dare spazio – salvi fatti i dogmi – alla libertà interiore, intellettiva, morale e materiale dei singoli e alla creatività dello Spirito Santo che può incarnarsi in mille e più carismi ( come di fatto storicamente è avvenuto).
Non mi spiego , quindi, se non con estrema amarezza , il tono e i contenuti di certi commenti che, senza andare al cuore della questione, e senza esprimere anche legittimamente un parere anche differente, mmi pare si perdano nello spaccare il capello in quattro su attribuzioni di ruoli/competenze la cui definizione presso la gente comune io ritengo pressoché pari a zero ( vedi: chi rappresenta la Cei, ndr) e soprattutto che non credo aiutino a riflettere sulle possibilità di risoluzione dei problemi il della “famiglia” , neppure a livello dialettico; oppure altri commenti che parlano di “appropriazione” del Family day: anche questinon mi paiono affrontare il cuore del problema ( quali modalità d’azione riteniamo più efficaci per sostenere la famiglia e i suoi valori, oggi?) , per affrotare un supposto tentativo di appropriazione ecclesiastica di una manifestazione che , tra l’altro, non mi sembra di rilevare nell’intervento del Corriere della sera, nè in quello precedente di don Mauro. Lascio poi perdere le offese che, in quanto tali e verso chiunque siano dirette, sonosempre ed assolutamente improduttive ed irritanti.
Per quel che vale anche io sono in generale d’accordo nel ritenevere poco produttive le manifestazioni di piazza per la risoluzione di qualunque problema. A parte poche nmanifestazioni dal valore civico o politico altissimo ( tipo piazza Tienanmen) dall’eco mediatico fortissimo, oggi per sensibilizzare l’opinione pubblica, è più efficace l’uso dei social.
Inoltre credo che mentre le manifestazioni risschiano, se non sostenute, appunto, da una riflessione culturale politica ed etica altissima e da motivazioni fortemente condivise, di disperdersi e di frammentarsi senza arrivare mai ad una soluzione pratica e concreta dei problemi, di non avere alcun riflesso e alcuna consegbuenza se non quella di esarcerbare gli animi e creare contrapposizioni, sia più fruttusoo cercare di effettuare piccoli iinterventi mirati, ottenere aiuti magari meno “visibili” ma concreti ed immediatamente operativi e che soprattutto abbiano continuità di attuazione e di condivisione a partire da piccoli nuclei di comunità 8 il condominio, la parrocchia, la scuola, il quartiere): queste azioni e i loro risultati poteranno poi ad una mobilitazione che si rifletterà, anche rapidamente, sull’opinione politica della gente, sull’espressione del voto e quindi sui provvedimenti politici anche ad ampia scala.
Mi piace quanto sostiene don Giulietti, “avviare processi”! che poi è quanto scrive papa Francesco nella Evangelii Gaudium al punto 223, ve lo riporto se vi va di leggervelo, non è lungo :)
“Uno dei peccati che a volte si riscontrano nell’attività socio-politica consiste nel privilegiare gli spazi di potere al posto dei tempi dei processi. Dare priorità allo spazio porta a diventar matti per risolvere tutto nel momento presente, per tentare di prendere possesso di tutti gli spazi di potere e di autoaffermazione. Significa cristallizzare i processi e pretendere di fermarli. Dare priorità al tempo significa occuparsi di iniziare processi più che di possedere spazi. Il tempo ordina gli spazi, li illumina e li trasforma in anelli di una catena in costante crescita, senza retromarce. Si tratta di privilegiare le azioni che generano nuovi dinamismi nella società e coinvolgono altre persone e gruppi che le porteranno avanti, finché fruttifichino in importanti avvenimenti storici. Senza ansietà, però con convinzioni chiare e tenaci.”
Bastano 2 parole.
don mauro scrive che la chiesa non ha mia concluso nulla con le manifestazioni?
Bene, allora sia coerente e smetta lui per primo con queste manifestazioni virtuali e con questo blog! e’ anche questa una forma di manifestazione no?e’ manifestazione e creazione di movimento di opinione.
come la vuole fare lui, lasci altri liberi di farla! come vogliono.
oppure lui per primo, se crede che la chiesa non ha bisogno di questo, torni a fare solo il prete.
non il prete editorialista e tuttologo, ma il prete numerario.
O meglio, il prete e basta.
che palle leggerti dory!!ma credi che tutto questo poema che scrivi lo legga qualcuno??
Gp ha ragione faccia il prete tutto questo mettersi in.mostra;il blog;ha messo in gioco la sua reputazione di prete serio.sputtanato da tutti;gli attribuiscono amori anche ;uno schifo faccia il prete!!don Mauro non sei nessuno senza il blog!!
Credo che il tema su cui discutere non sia il family day.
Ma il modo in cui vengono regolate le unioni civili e la stepchild adoption.
Su questo mi piacerebbe discutere.
Il resto, invece, solo chiacchiere che dividono e non servono.
E dove, da una parte e dall’altra, si tira fuori il peggio di sé
A me veramente don Mauro mi ha cambiato la vita. Con la sua vita e anche con questo blog. Parla per te.
Le domande che mi ha rivolto Virginia Piccolillo erano sull’opportunità o meno di fare un nuovo Family Day che a quanto pare alcuni vorrebbero propugnare in vista della legge sulle unioni civili.
Io ho risposto che sono rimasto del parere di quanto avevo scritto su La Croce – su richiesta di Mario Adinolfi – all’indomani della Piazza del 20 giugno, e cioè che sono contrario e lo sono, in buona sostanza, per i motivi che ha scritto Carrón quando, allora, disse perché CL non era d’accordo con la Piazza. Lo virgoletto: “Occorre però chiedersi quale sia la modalità più adeguata, realistica ed efficace per farlo. Fin dall’epoca dei referendum su divorzio e aborto la storia ha mostrato a tutti che andare in piazza non produce alcun effetto positivo e non arresta certi processi. Anzi. Le leggi su divorzio e aborto non sono state la causa del venir meno di una certa mentalità nata in ambito cristiano, ma l’esito dello sfaldarsi di essa.”
[Qui l’intera Nota di CL se uno volesse leggerla: http://mauroleonardi.it/2015/06/19/nota-ufficiale-di-cl-in-merito-alla-manifestazione-del-20-giugno-2015-a-roma-perche-noi-non-ci-saremo/ ]. Era più o meno la posizione di Galantino come adesso espresso da Gentili
Chiedo a tutti, se possibile, di non scrivere al “rispondi” ma sullo spazio bianco in fondo
Scusate: don Mauro sostiene che la CEI ha avuto sull’argomento una posizione.
Chi l’ha espressa?
Perché le,posizioni,dei,singoli vescovi non erano unanimi.
Ora, può esserci stato qualcuno di loro che senza averne il compito, abbia fatto credere all’opinione pubblica, che probabilmente vede le cose così come dice Dory: senza percepire differenze anche importanti… abbia fatto credere, che fosse posizione della Chiesa… la sua!
Per questo la mia domanda non credo sia priva si importanza.
No GP non dico quell che dici tu.
Carron (non io) dice che le manifestazioni (non la chiesa) in piazza non hanno mai concluso nulla, e io sono d’accordo con lui al 100%
Aggiungo inoltre che io “faccio il prete” anche scrivendo libri e su blog e giornali. Sai come faccio? tolgo tempo al guardare film al pc, in tv, o alle ore di sonno. Il tempo che dedico alla preghiera e alla pastorale “ordinaria” (come la chiami tu) è immutato, anzi è cresciuto.
Ciao caro, e buon anno
@partecipante al family day: Non dico che il Family Day sia sbagliato perché non si obbedisce alla CEI o perché non è organizzato da loro. Come scrissi il 23 giugno sono contento dei cittadini qualsiasi prendano delle iniziative. Penso, semplicemente, che sia sbagliato in sé: non il prendere iniziaitiva, ma quell’iniziativa in sé.
L’ho scritto alcuni mesi fa. Ecco qui:
http://mauroleonardi.it/2015/06/23/la-croce-piazza-san-giovanni/
Maria, don Mauro ce la mette tutta. Ma come dite voi, siccome fa il prete, non può stare dietro a tutto. E poi il blog è di chi ci scrive, non è solo di don Mauro.
io che ti ha cambiato la vita!?ti ha sedotta pure a te??ci sa fare con.le donne.ma sei donna o uomo??
Li eravamo musulmani, atei, ebrei, cattolici, protestanti.
Perché ridurre tutto a un fatto di Chiesa?
Eravamo una parte significativa della società civile
Il matrimonio è solo tra donna e uomo.
I bambini necessitano di papà e mamma per crescere al meglio.
Il matrimonio è solo tra uomo e donna.
I bambini necessitano di mamma e papà per crescere al meglio.
GP:
Non so perché ci sia l’idea che don Mauro voglia cambiare la chiesa. Don Mauro fa il prete, fa il pastore, aiuta le anime ad arrivare a Cristo. Lui non ha consigliato/ordinato a nessuno di non andare alla manifestazione di giugno. Ha espresso un parere lecito e l’ha argomentato. Non mi sembra contro le manifestazioni; se si organizzassero manifestazioni per il rispetto di tutti penso che lui sarebbe il primo ad andare.
Don Mauro non ti dirà mai il contrario
Leggo a seguito di un link e mi sembra che don Mauro non si debba scusare di nulla. I commenti si qualificano per ciò che sono e, con essi, chi li fa e come/per cosa li fa.
Si, anche se non glielo dico perché sennò si monta la testa. Ma gli devo molto. Ciao!
Invece di parlare di Mauro Leonardi si potrebbe parlare di questo, di cose concrete. Mi sembra che sia questo uno degli obiettivi del blog. Discutere su quello che succede, non parlare di don Mauro.
Saresti così cortese da cambiare il nome con cui dialoghi con noi?
Dove l’avrebbe detto?
E anche se l’avesse detto e avesse detto una bugia a me che mi importa?
Perché non parliamo del problema centrale e della vera questione invece di condannare Leonardi che francamente è libero di dire quello che vuole purché non intacchi i dogma della chiesa universale e cattolica?
Bella pe’ te! Rispondi su, all’altro post
Bene, buon divertimento.
Laura e adesso che vorresti dire tu sei avvocatessa di don.Mauro??chi si lascia sedurre;tu anche??qui ofnuno scrive cio che vuole su don Mauro.GP è il piu sincero con don Mauro
io se sei un uomo ehehehe sedotto da don.mauro
Parlavo con Renato, che finge di non capirlo o non vuole capirlo.
Dove l’avrebbe detto? Guarda il titolo: Sul Family Day la penso come la CEI!
don Mauro afferma: aveva ragione Carron: con le manifestazioni la Chiesa non ha mai costruito nulla.
MA NON ERA LA CHIESA A MANIFESTARE!!!!!!!
Quando ci fa la Piazza del 20 giugno la questione dei vescovi, della Cei e di Galantino fu all’ordine del giorno. Adesso però, cosa ne dite se dissapassimo l’equivoco e, d’ora innanzi, parlassimo di “organizzatori del Family Day”? Facciamo un passo in avanti: ha ragione “Un partecipante” a dire che è stata la società civile a proporsi.
Adesso però, possiamo parlare del merito?
Ma con questo è detto tutto!
Non c’è un gruppo di cui qualcuno (i chierici, come p. es. Carron e Leonardi) deve organizzare le strategie o magari tramare sottobanco.
Ci sono i cittadini che si ribellano all’oppressione.
Ma lei, don Mauro, imposta tutto in modo clericale.
Questo commento non è di GP
Ricordo all’autore di questo post che è perseguibile penalmente:
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Articolo 494 Codice Penale: sostituzione di persona
Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino a un anno.
Don Mauro, quello che lei scrive è davvero assurdo
-Carron (non io) dice che le manifestazioni (non la chiesa) in piazza non hanno mai concluso nulla, e io sono d’accordo con lui al 100%-
Cosa è un accordo al vertice tra CL e OPUS?
-Aggiungo inoltre che io “faccio il prete” anche scrivendo libri e su blog e giornali. Sai come faccio? tolgo tempo al guardare film al pc, in tv, o alle ore di sonno.-
Non è problema di tempo, ma di cuore. E’ orami chiaro che lei ha un cuore mediatico, tutto concentrato a vedere i link, a contare interventi e like. E ora starà gongolando di tutti questi post: bene o male, l’importante è che il blog, vada avanti, no? più si crea scompiglio e quindi tanti scrivono, meglio è, no?
Ideale molto poco pretesco, se permette. Voglio dire che un prete sogna altre cose.
-Il tempo che dedico alla preghiera e alla pastorale “ordinaria” (come la chiami tu) è immutato, anzi è cresciuto.-
Sono contenta che lei tranquillizzi così in fretta la sua coscienza.
Ripeto che il tempo, non c’entra per nulla. La fede non è questione di tempo, orologi e numeri, ma di cuore e vero interesse.
PS Quanto alla presenza dei cattolici nelle piazze, ha tutto il mio appoggio. se un prete è sulla piazza virtuale, a maggior ragione i laici credenti.devono essere nelle piazze. Anche solo per dire al mondo: noi esistiamo e siamo pronti a ricevere i vostri pomodori in faccia ( anche i pomodori di certi pastori)
Gelosissimo di don Mauro GP.un tempo scrivevi sempre nel forum qua.Vergognati sputi nel piatto dpve hai mangiato.ruffiano!!
prete spretato sarai sicuro
Questo non è un post di Antonio Tommaso: la discussione prosegue nel forum al thread Parliamo di omosessualità
Ho segnato come spam alcuni post che mi sono sembrati esplicitamente provocatori. Mi spiace se qualcuno ritiene di essere stato cancellato in modo infondato. Se così fosse può scrivere nel thread Il nostro blog.
Questa discussione prosegue nel forum al thread Parliamo di omosessualità sebbene la questione del Family Day
Ho segnato come spam alcuni post che mi sono sembrati esplicitamente provocatori. Mi spiace se qualcuno ritiene di essere stato cancellato in modo infondato. Se così fosse può scrivere nel thread Il nostro blog.
Questa discussione prosegue nel forum al thread Parliamo di omosessualità sebbene la questione del Family Day sia molto più ampia della questione che riguarda le persone omosessuali.
È in quel thread dove sono avvenute nel tempo la maggior parte degli interventi a proposito del Family Day