Blog / Il diario di Paci | 12 Giugno 2015

Il diario di Paci – 83. Non voglio abituarmi

Non voglio mai abituarmi .
Alla bellezza.
Alla gioia.
Alla felicità.
Voglio sorprendermi.
Di ogni piccola, piccolissima cosa.
Non voglio mai abituarmi alla felicità tanto da vivere un giorno intero e non accorgermi che è passato.
Voglio essere come quel cane che ho visto al parco.
Che fiutava.
A testa bassa.
Il muso tra l’erba.
Febbricitante.
Eccitato.
Avanti e indietro.
Tra gli stessi fiori.
Tra gli stessi sassi.
E il padrone urlava.
Lo chiamava.
Gli diceva.
Vieni qui.
Non c’è nulla.
Non c’è nulla da cercare. Da fiutare.
E invece.
Una lucertola piccolissima.
È scappata via.
E lui tutto felice.
L’ha rincorsa.
Perché qualcosa c’era e il cane lo sapeva.
Anche se nessuno la vedeva.

Non voglio più abituarmi.
Alla sofferenza.
Al lamento.
Voglio godere delle risate di Stella che fa casino sul pianerottolo quando tutti dormono.
E se si svegliano quelli del palazzo si arrabbieranno con lei e con “quella gente che arriva a casa sua a tutte le ore”.
E anche io sono sveglia perché la notte è lunga.
E la tristezza pure.
E ad un certo punto si incontrano vicino al mio cuscino.
E mi svegliano.
E allora io ascolto le tue risate, Stella.
Risate di notte.
Che vengono sul mio cuscino e scacciano la tristezza.
Voglio godermi la vita con il tuo cuore preso a prestito.
Voglio fare l’eco delle tue risate.
Perché la felicità c’è sempre.
Come una lucertolina sotto un sasso.
E io non voglio più sentire la voce del mio padrone che mi dice Vieni qui, lì non c’è nulla da cercare.
Perché non è il mio padrone.
Il mio padrone sei tu.
E non mi urli mai.
Sei tu che metti le lucertoline sotto i sassi della mia vita.
Ora Stella è entrata a casa.
Io do un bacio a Marta che dorme.
E vado ad aspettare la sveglia.
Forse si dorme.
Certo che si dorme.
Da felici si dorme sempre.

(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È un’emigrante di origine venezuelana sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Da vent’anni vive a Roma e si mantiene facendo pulizie.