
Venerdì 12 giugno – Con lo sguardo a Lui
Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all’altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto. Giovanni 19,31-37.
Volgere lo sguardo perché è dagli occhi che entra l’amore e con gli occhi spesso si comunica. Uno sguardo che dà testimonianza: quello di Giovanni; e uno sguardo che attira anche i carnefici: quello di Gesù. Ci facciamo il segno della croce così? Con uno sguardo così e volgendo lo sguardo verso di Lui.

