L’Huffington Post – Demoni? Nel dubbio addio, davvero addio, al Charlie Charlie Challenge
Si chiama Charlie Charlie challenge – la sfida del Charlie Charlie – ed è il nuovo fenomeno virale che si sta estendendo in tutto il mondo attraverso i social. In sintesi, si tratta di evocare con un semplicissimo rituale la presenza di uno spirito chiamato “Charlie”. Ci si mette davanti a un foglio sul quale vengono scritte le parole “sì” e “no”, e due matite a forma di croce posizionate al centro. Ad una determinata domanda – ad esempio “Charlie, Charlie, supererò l’esame?” -, lo spirito si manifesta in modo misterioso muovendo la punta della matita verso il “sì” o verso il “no” a seconda della risposta che vorrà fornire.
Leggi gli articoli che ne parlano e, all’inizio, trovi che si parla di risatine e di giochi, ma poi emerge che si “entra in contatto” con un gruppo di anime, demoni amichevoli in un primo momento ma che hanno in mente progetti cattivi e si possono cominciare a sperimentare presenze poco piacevoli: sentire voci, avvertire movimenti, ombre, risate sinistre. Ma questo è un gioco? Se lo è, è solo scemo. In genere chi non crede in Dio non crede neanche al demonio. Io credo ad entrambi e so che Gesù coi demoni non ci scherzava e anche quando dicevano la verità su di lui li cacciava, perché il diavolo inizia con la verità per farsi dare fiducia ma poi passa alle menzogne che uccidono perché è il padre delle menzogne ed è omicida.
Chi non ci crede e pensa che sia solo una favoletta “spaventa bambini” perché si impastoia con un gioco non scemo ma pericoloso? Chi è Charlie? Non mi interessa. Cosa chiedono gli adolescenti alle due matite? Non mi interessa. Cosa fa Charlie se mi scordo di mandarlo via gettando a terra le matite e dicendo “Addio Charlie”? Non mi interessa. Mi interessano i perché, mi interessa il senso di un gioco che è un “non gioco” infido e rischioso. Perché dico di non giocare con qualcosa del genere anche se non credi in Dio? Perché il desiderio del “più che umano” che ciascuno di noi ha dentro di sé non merita di essere turlupinato da due matite e da Charlie. A me questo mette paura. Che il demonio vinca così, non con gli zoccoli e la puzza di zolfo ma con due matite e un social, mi spaventa. I demoni, per chi ci crede, sono degli esseri pericolosissimi.
Sono già tredici milioni gli italiani che, grazie alla crisi, ingrassano fattucchiere, maghi, cartomanti, letture magiche del futuro e sedute spiritiche. Non ci mettiamo pure Twitter e Facebook. Tristezza.
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