Le Lettere di Sandokan – Ricette
Oggi impariamo a preparare ….. (immaginatevi un rullo di tamburi, per favore, datemi una mano: la scrittura ha dei limiti oggettivi) …. l’UOVO SODO.
Sembra una ricetta semplice, ma nasconde delle insidie, soprattutto per voi che non avete ancora abbandonato la lettura di questa ricetta dopo la prima riga. Non vi conosco e non voglio essere superficiale dei giudizi, ma non mi sembrate ancora pronti per Master Chef.
Procedimento:
Per preparare un uovo sodo occorre procurarsi un uovo, un uovo che non sia già sodo naturalmente (dovrebbe essere ovvio, ma per i motivi precedentemente accennati è meglio precisare).
Nel vostro frigo siete capaci di tenere uova solidificate da un mese, lo so, è come se vi conoscessi. Nel caso vi venisse il dubbio sull’uovo che avete appena afferrato – se sia sodo o meno intendo – prendetevi un libro di fisica e studiate la meccanica dei fluidi. Non posso certo spiegarvela io, qui, adesso. Non mi pare il luogo adatto.
Ma la cosa più probabile che vi possa capitare, se ho capito bene come siete fatti, è che il vostro frigo sia privo di uova, privo di pomodori, privo di formaggi, privo di salumi, privo di tutto.
I nostri vicini, non posso conoscere i vostri, sono fatti così: hanno sempre il frigo desolatamente vuoto. E pure la credenza. Hanno grandi idee, per carità. L’altro giorno volevano preparare per cena il risotto ai funghi. Purtroppo, dopo essersi entusiasmati a vicenda, dopo che l’acquolina era salita in bocca, si sono accorti di non avere il riso. E il risotto senza il riso non dico che non si possa fare (son sicuro che alcuni tra voi ci hanno provato, in passato), però viene male. Per fortuna sono vicini nostri – e non vostri – e quindi suonano speranzosi: noi il riso ce lo abbiamo.
Quindi un consiglio per voi. Prima di dire a tutti che c’è “uovo sodo” per cena, prima di far venire l’acquolina in bocca ai vostri commensali (si può morire annegati di “acquolina in bocca”, l’ho sentito a Superquark), accertatevi quanto meno che il vostro vicino non abbia intenzione di uscire. Si crea un clima triste in famiglia quando uno si fa l’idea di cenare con l’uovo sodo e poi deve ripiegare su supplì e bruschette. Come se fosse facile preparare una bruschetta! Ci vuole il pane, che tende anche a bruciarsi se lasciato in forno. Invece la ricetta dell’uovo sodo, da questo punto di vista, viene in vostro aiuto. L’uovo sodo ha tempi di cottura elastici. Certo, se lasciato troppo tempo sul fuoco può capitare che il tuorlo diventi verde. In questo caso basta scegliere un tovagliato che si adatti. E’ un bel colore il verde.
Ah, meno male che mi sono ricordato di dirvelo!
L’uovo per diventare sodo deve essere bollito. Alla piastra non si può fare. Mettete un po’ d’acqua in una scodella che deve essere, badate bene, non troppo più grande dell’uovo, perché se prendete il pentolone del cenone di Natale per immergerci l’uovo i tempi di cottura si allungano). Quale acqua, mi chiedete? Come “quale acqua”, quella del rubinetto. Con la Ferrarelle l’uovo vi viene strapazzato, credo. Immergete quindi senza paura l’uovo nell’acqua.
A questo punto è possibile, anzi direi che è necessario, accendere il fuoco e metterci su la scodella con l’uovo. L’uovo deve bollire per sette minuti, o forse dieci minuti, ma anche venti minuti se nel frattempo vi arriva una telefonata. Facciamo venti minuti, lo faccio per voi.
Al termine della telefonata si può spegnere il fuoco, gettare via l’acqua (se ce n’è rimasta) e servirlo in un piatto … o dove vi pare. L’uovo non si formalizza.
Mi raccomando, prima di servirlo, sbucciatelo. Perché l’uovo va mangiato sbucciato, sennò vi viene l’appendicite. Almeno così dicono. La mia mamma me l’ha sempre detto. L’avrà ascoltato a Superquark pure lei.
Ingredienti per una persona:
1 uovo (di gallina)
Note:
Qualche vostro amico istruito che non ha mai messo piede in una cucina, potrebbe suggerirvi che l’uovo si “sguscia”, non si “sbuccia”. Ignoratelo. Soprattutto se oramai l’avete sbucciato. Se tenete particolarmente a lui, o a lei, prometteteli che l’uovo, da oggi in poi, lo sguscerete.
BUON APPETITO!