Blog / Oggi nel Vangelo | 19 Marzo 2015

Giovedì 19 marzo – Una risposta piena di sì

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Lc 2,41-51a

Un momento in cui anche Maria vacilla. Gesù che non si trova più. Come la moneta preziosa cercata affannosamente dalla donna nella sua casa. Hai un tesoro, un tesoro che neanche tu comprendi fino in fondo quanto vale, ma sai che te lo ha donato il Cielo e lo perdi. Sono momenti d’angoscia. Gesù risponde solo apparentemente in modo brusco. In realtà è una risposta piena di Sì, un Sì che si riempie di senso quando Cristo rovescia il sepolcro e sconfigge la morte, rendendo gloria anche alla fede di Giuseppe e di Maria.

Gesù