Blog / Il diario di Paci | 27 Febbraio 2015

Il diario di Paci – 68. Le domande di Stella

Le domande di Stella.
Tante.
Una dietro l’altra.
Come una donna davanti allo specchio.
Che si interroga il viso.
Gli occhi.
I capelli.
Domande di sguardi.
Io e Stella, così.
Lei mi guarda.
Come fosse allo specchio.
Domande con le parole.
Come sguardi impietosi.
Di donna struccata allo specchio.
Di donna nuda, allo specchio.
E io le rimando un’immagine.
E lei si guarda in me.
Qualcosa riconosce.
Qualcosa no.
Come donna allo specchio nel bagno, chiuso, di casa propria.
Sguardo vero.
Sul viso.
Sul corpo.
Fuori dalla doccia.
La mattina.
Nuda.
Nude di parole. Io e lei.

Cosa vuol dire avere un figlio?
Vedere lì, dove tutti vedono un bambino, la tua vita, anzi di più.
La tua vita nella vita di un altro. Questo è un figlio.

Perché scrivi tanto?
Io non scrivo.
Penso a lui.
E la carta si riempie.

Non hai paura della solitudine? Sei spesso sola.
La vera solitudine, per me, Stella, non è stare soli.
Non è nemmeno non avere qualcuno con cui stare.
La vera solitudine è non avere nessun altro che i propri carcerieri.
Stare con chi ti fa del male perché non hai altro posto dove andare. Nessun altro.
Questa è solitudine.

Come fai a dire che ti ama?
Mi ama perché fa lo sforzo di farsi capire da me.
Perché cambia per te?
No, no.
Non voglio che cambi.
Chi cambia per te, prima o poi, ti presenta il conto.
Lui fa lo sforzo di farsi capire.
Di farmi capire.
E se cambia è perché è l’amore per me che lo cambia. Amare cambia le persone.

Le cose si capiscono dallo sguardo?
Si, in parte si.
In parte le intuisco.
Ma ho bisogno di parlare.
Ho bisogno di ascoltare.
Chi ama, parla.
Il silenzio, il capirsi con gli sguardi, a me non basta.
La voce è così bella.
La bocca è così bella.

Non hai paura del futuro?
Sembri non avere paura del futuro.
Eppure la tua vita è tanto incasinata.
Oggi, io vivo oggi.
Ora sono con te.
E sto bene.
Sono felice.
Questa felicità ci sarà anche domani.
Anche se domani sarà brutto.
Io avrò la felicità di cui sono felice ora.
Ce l’avrò con me, dentro.
E allora io penso ad ora.
E mi riempio le tasche di felicità.
Ora.

Come fai a dire di essere felice?
Come lo sai che lo sei?
Come fai a sapere di amare?
Perché dico Grazie.
Ringrazio.
Ti amo. Non è la vera parola dell’amore.
Grazie. È la vera parola dell’amore.
Ti amo. È come una scatola vuota.
Puoi metterci dentro di tutto.
Può esserci dentro, niente.
Dì Grazie.
Grazie. È una scatola che contiene solo amore.

Stella e io.
Stella e le sue domande a me.
Come donna davanti allo specchio.
Sguardi.
Io e lei.
Parole.
So essere solo quella che sono.
So dare solo quello che ho.
Bell’amicizia.
Bell’amore.
Grazie Stella.

(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È un’emigrante di origine venezuelana sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Da vent’anni vive a Roma e si mantiene facendo pulizie.