
Blog – L’importanza della disciplina
Desta meraviglia che il nuovo allenatore del Milan, Sergio Conceicao, abbia imposto delle nuove regole alcune delle quali non riguardano direttamente il campo ma lo stile dei rapporti sul lavoro. Per esempio non ci si potrà più presentare a tavola in ciabatte: anzi la squadra arriverà tutta puntuale e aspetterà fuori dalla sala da pranzo senza entrare finché prima non si saranno accomodati l’allenatore con il suo staff.
Il mister portoghese si lamenta che quanto detto negli spogliatoi e provato in allenamento non venga replicato in partita. Insomma i giocatori non farebbero quello che dice l’allenatore. Da quanto si evince dalle interviste però non ci sarebbe un problema di “obbedienza” ma di mentalità, di attitudine all’autocontrollo. Non c’è nessuno, insomma, che non concordi “in linea di principio” con il dettato della panchina ma si tratterebbe di un’incapacità pratica, di un errore di atteggiamento: alla squadra in quanto tale mancherebbe proprio l’abitudine di obbedire a quelle regole che le persone adulte sanno dare a se stesse. L’educazione del portoghese quindi deve partire da lontano. Non tanto dal fatto di obbedire a questa o quella regola ma dall’obbedire in generale a delle regole.
Avere senso di disciplina significa possedere molto autocontrollo. Essere in grado cioè di regolare il proprio comportamento di ora in funzione di quel percorso, personale e del gruppo, che ci si è prefissati. È, in pratica, non solo la possibilità di mettersi degli obiettivi ma di mantenere nel presente le strategie utili per raggiungerli