Blog – Gli anziani di oggi, spesso, invece di maturare invecchiano soltanto
Invecchiare e maturare non sono necessariamente la stessa cosa. Conosciamo tutti persone anziane che, soprattutto nel mondo del lavoro, a settanta/ottant’anni si ostinano a vivere come se di anni ne avessero trenta, quaranta, cinquanta.
Dicono di sentirsi giovani dentro, parlano di altri vecchi ottantenni non smettendo di sottolineare come abbiano “la testa molto lucida, anzi lucidissima”. I giovani per loro sono i trentenni. Non riescono nemmeno a pensare che ai tempi di Gesù, ma anche di Anna Frank, si diventasse maggiorenni a dodici, tredici, massimo quattordici anni e concedono che diano entusiasmo e vitalità ma aggiungono che i grandi (che non vengono chiamati “vecchi” neppure se hanno più di novant’anni) apportano esperienza, con il sottinteso che è quest’ultima a fare la differenza qualitativa sul lavoro non certo le bollicine effervescenti prodotte da uno che ha quarantanni meno di loro. Dicono ai trentenni che hanno il futuro dalla loro parte quando in realtà essi, se non gli venisse derubato, sarebbero i titolari del presente.
Grazie alla scienza i nostri corpi stanno meglio e per fortuna la salute di un sessantenne o di un settantenne non è paragonabile all’analoga di secoli fa. Un tempo l’invecchiamento delle membra obbligava i vecchi entro confini angusti che avrebbero voluto infrangere: i vecchi di oggi invece possono varcare quelle soglie poiché, sempre pensando al mondo del lavoro, il corpo di un settantenne ha prestazioni non troppo inferiori a quelle di un cinquantenne: in questo modo il settantenne può ingannarsi e credere di essere giovane.
So benissimo che l’età della pensione si allontana sempre più e per molti è necessario proseguire la professione ma mi chiedo se invece l’attaccamento di molti settantenni/ottantenni a lavorare “come prima” sia dovuto al fatto che oggi sempre più spesso gli anziani invece di maturare invecchiano soltanto. A parte i danni diretti che provoca “il finto giovane” con le sue sclerosi spirituali, la cosa peggiore è impedire alle generazioni successive di prendere il loro posto nel mondo (che sarebbe quello che loro spetta). Di caricarsi della vita come meritano e come sarebbe naturale accadesse.