Blog – Otto secoli fa le stimmate di san Framcesco
La famiglia francescana celebra il miracolo delle stimmate di San Francesco il 17 settembre del 1224, ovvero otto secoli fa. Da quel momento e fino alla sua morte il Poverello di Assisi reca nel suo corpo le piaghe di Cristo Crocefisso.
L’episodio meraviglioso, che mai era avvenuto ad alcun altro, accade durante un periodo di digiuno e penitenza che il Santo trascorre all’Averna. Non tutti però sanno che il contesto esistenziale è, per Francesco, di grande dolore. Egli non trascorre gli ultimi due anni della vita (morirà nel 1226) godendosi il trionfo per la crescita a dismisura della famiglia francescana ma nell’incomprensione, nella contraddizione, nello scacco. Anche da parte dei suoi stessi frati.
Per seguire il piano di Dio un uomo si dedica tutto a un progetto con passione ed entusiasmo. È bene che accada così perché l’entusiasmo è creatore. Ma tutto ciò fa correre il rischio di impadronirsi di quanto si è fatto, di metterci la propria firma. Invece Dio non vuole le nostre opere ma noi stessi. È la prova che dovette passare Abramo quando Yahweh gli chiese il sacrificio del figlio Isacco. È la prova che deve attraversare ogni discepolo di Cristo. Per questo Gesù premia in quel momento il suo servo Francesco. Come sintetizza san Bonaventura: «Il verace amore di Cristo aveva trasformato l’amante nella immagine stessa dell’Amato» (Legenda maggiore 13, 5, FF 1228).