Blog – La scelta di Mattia è sinodale
La decisione di associare Mattia al numero degli apostoli per colmare il vuoto lasciato da Giuda è frutto di un discernimento comunitario, sinodale come amiamo dire oggi. Sant’Agostino si chiede se Pietro non avesse facoltà di aggregare il nuovo apostolo agli undici anche da solo e risponde che in linea di principio avrebbe potuto farlo: però decide di comportarsi in altro modo.
Egli mette le premesse perché si giunga al risultato finale ma non opera da solo. Fa presente il problema e poi dà il criterio generale – deve essere uno che è stato con loro fin dal battesimo di Giovanni – ma lascia che sia l’intera comunità a confrontarsi. Essa si determina per due, Giuseppe e Mattia, e poi, dopo aver pregato e tirato la sorte, lo Spirito Santo sceglie quest’ultimo.
Pietro che dà voce al problema, investe l’intera comunità della questione e stabilisce le regole si comporta da vero leader. Se avesse indicato Mattia agendo esclusivamente in prima persona avrebbe detto qualcosa di sbagliato sul ruolo dell’autorità nella Chiesa: in questo modo, invece, è chiaro che tutti obbediscono allo Spirito Santo. E questo è il modo migliore per prepararsi a Pentecoste