Articoli / Blog | 14 Aprile 2024

Blog – Accettare di perdere

“Bisogna accettarlo. Ognuno di noi fa degli errori. Bisogna prenderla con un sorriso. Ma non è facile.” Queste la parole di Sinner dopo l’errore arbitrale che gli è costata la sconfitta a Montecarlo. Ed è l’ennesima grande lezione che ci arriva da quello che attualmente è uno tra i più forti giocatori di tennis del mondo, se non il più forte.

All’inizio del film-capolavoro “Il Gladiatore”, di fronte al profilarsi della carneficina dei nemici, l’aiutante di campo Quinto (Tomas Arana) dice a Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe): «Un popolo dovrebbe capire quando è sconfitto», sottintendendo che per quei barbari sarebbe stato preferibile arrendersi piuttosto che essere sterminati. Saggiamente Massimo risponde: «Tu lo capiresti, Quinto? Io lo capirei?», e così sottolinea che ciò che Quinto sta facendo passare come banale – capire quando si è sconfitti – è in realtà una delle cose più difficili dell’esistenza.
A una persona che aveva deciso di seguirlo ma che gli chiedeva il tempo di seppellire il padre Gesù dà una risposta apparentemente durissima: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti, tu seguimi» (Mt 8,22). Quel lasciar andare i morti significa saper accettare le proprie sconfitte, i propri errori, i propri sbagli, i propri limiti. Hai avuto grandi dolori nella vita, sei stato vittima di ingiustizie, hai commesso degli sbagli e magari hai perfino pagato fino all’ultima delle conseguenze ma nessuno lo ha riconosciuto: okay, bene, hai lottato quanto è giusto per evitare che avvenisse ma ormai è avvenuto ora vai avanti. Lascia la sconfitta indietro, accettala e procedi verso la meta.

È importante imparare che, quando si è perso qualcosa, ciò che non bisogna fare è continuare a spendere energie buone per tentare di recuperare e di giustificare lo sbaglio: è il modo più certo per buttare altre risorse che andrebbero utilizzate in maniera più sana. In quel caso, come ci insegna Jannik, è infinitamente meglio prendersi la sconfitta, accettare la perdita e ripartire. Non è facile. Ma è il modo più intelligente di affrontare le sconfitte che si patiscono

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