Blog – Sinner, per lavorare bene bisogna divertirsi
Sinner esordisce in Australia vincendo contro l’olandese Van de Zandschulp. Dopo aver lavorato molto in palestra dice essere finalmente arrivato “il momento di giocare a tennis e di divertirsi”. Un ragazzo che fa del lavoro ben fatto il proprio mantra, spiega ancora una volta che per lavorare bisogna divertirsi.
In passato lo ha ripetuto molto volte, anche al negativo. Come quando a Parigi nel giugno 2023, dopo aver perso, aveva dichiarato essere per lui importante giocare la partita divertendosi. “A me serve divertirmi. Magari non lo faccio vedere all’esterno ma oggi non avevo questa sensazione. Quando è così il mio corpo, il mio tennis, non funzionano al massimo. Io sono fatto così. D’ora in poi mi vedrete sorridere un po’ di più. Ne ho parlato anche con il team. Alla fine lo sport, pur chiedendo tanti sacrifici, deve essere anche divertimento”.
Quello che dice Jannik non vale solo per lo sport né vale solo per lui: vale per ogni lavoro. Il divertimento, la felicità nell’andare a lavorare, sono direttamente collegati con il vivere (anche professionalmente) secondo le nostre scelte. Quando noi troviamo la nostra vocazione siamo talmente contenti, talmente appassionati, da essere naturalmente motivati. In fin dei conti questo è il grande tema dell’educazione per i giovani: ricercare le proprie passioni, identificarle, coltivarle e in quelle trovare la propria vocazione. Da lì scaturisce in modo automatico quella motivazione che ci porta ad eccellere. Passione uguale vocazione, vocazione uguale motivazione, motivazione uguale eccellenza, eccellenza uguale leadership.