Blog – Il Nobel della Pace alle donne afghane
Emilio Mola propone di dare il Nobel per la Pace alle donne afghane che da sole, a mani nude, con cartelli e cori, resistono contro i talebani in Kalashnikov. Mi sembra un’idea geniale. Anche se credo non troverà accoglienza visto che la sua approvazione evidenzierà la decisione vigliacca di fuggire di tanti maschi.
Lo dico oggi quando veniamo a sapere che i Talebani vietano lo sport alle donne perché in questo modo “espongono i loro corpi”ed è l’ennesimo sopruso contro di loro.
L’odio dei talebani contro le donne – e tengo a sottolineare che parlo di “talebani” e non di Islam – nasce forse dal fatto che la donna è in grado di costruire una coscienza personale e sociale silenziosa, duttile, ramificata, più forte di qualsiasi violenza.
A proposito, basta rileggere l’inizio del libro dell’Esodo, quella parte della Bibbia che racconta la liberazione del Popolo d’Israele dalla schiavitù d’Egitto. Era stato ordinato agli ebrei di uccidere tutti i figli maschi ma “La [madre di Mosé, ndr] concepì e partorì un figlio; vide che era bello e lo tenne nascosto per tre mesi. Ma non potendo tenerlo nascosto più oltre, prese un cestello di papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi mise dentro il bambino e lo depose fra i giunchi sulla riva del Nilo. La sorella del bambino si pose ad osservare da lontano che cosa gli sarebbe accaduto. Ora la figlia del faraone scese al Nilo per fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo la sponda del Nilo. Essa vide il cestello fra i giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo. L’aprì e vide il bambino: ecco, era un fanciullino che piangeva. Ne ebbe compassione e disse: “E’ un bambino degli Ebrei”. La sorella del bambino disse allora alla figlia del faraone: “Devo andarti a chiamare una nutrice tra le donne ebree, perché allatti per te il bambino?”. “Và”, le disse la figlia del faraone. La fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. La figlia del faraone le disse: “Porta con te questo bambino e allattalo per me; io ti darò un salario”. La donna prese il bambino e lo allattò.” (Es 2, 2-9).
Anche chi non crede è in grado di commuoversi dinnanzi a questa cordata tutta femminile che realizza il compito di proteggere e di farsi carico di una vita passandosela di mano in mano secondo la logica umile e forte dell’amore