
Blog – Ma la legge islamica della sharia è totalmente diversa dal cristianesimo
A causa dei terribili fatti che stanno avvenendo in Afghanistan, in questi giorni capita spesso di sentir parlare di “sharia”, termine che viene tradotto con “legge islamica”.
Come è normale, tendiamo a pensare che la “legge islamica”, pur avendo contenuti diversi da quella cristiana sia però più o meno lo stesso fenomeno: come la legge cristiana dice di andare a Messa la domenica, così quella islamica dice di andare alla moschea il venerdì.
Non è così. Nell’Islam, come invece avviene per i cristiani cattolici, non esiste un Papa o in generale un magistero e una gerarchia, che sono sostenuti in modo particolare da Dio. Nell’islam esistono dei principi molto generali che vengono tradotte in norme concrete (fiqh) dai giuristi: gli sciiti e i sunniti, per esempio, sono “scuole giuridiche” diverse. Anche chi non è credente riconosce che l’esistenza di un magistero centrale che sia in continuità stretta con duemila anni di storia fa sì che non siano le contingenze a determinarlo ma che, al contrario, sia l’insegnamento a plasmare una civiltà.
Quando il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid, dice che le norme del loro regime prenderanno come riferimento la shariah pensa ad una miscela molto pesante tra le leggi tribali pashtun e quanto dice il Corano.
Durante i primi tempi della loro espansione, i talebani erano accusati non di imporre la sharia ma le leggi pashtun del Kandahar, cioè della zona di provenienza di moltissimi talebani.
Scrivo questo per far sì che non si cada nell’errore di pensare che l’islam e i talebani siano la stessa cosa. Sarebbe come credere che il cattolicesimo è lo stesso dell’uso che i mafiosi fanno della religione nella loro vita perversa.