Blog / Gal / Il Vangelo degli amici | 19 Agosto 2021

Giovedì 19 agosto – Gal

Commento al Vangelo (Mt 20,1-16) del 19 agosto 2021, giovedì della XX settimana del Tempo Ordinario, di Gal. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti, audio o scritti, a [email protected] 

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti

Ci chiami tutti
Alla festa delle feste: il banchetto nuziale
Gli invitati ufficiali rifiutano accampando scuse
Quelli dell’ultima ora invece accettano tutti, buoni e cattivi,
Tu ci chiami tutti
Ad un’unica condizione: che sappiamo ciò che andiamo a fare, che non ci presentiamo sciatti, ma che consapevoli di ciò che stiamo per fare, ci prepariamo vestiti a festa, dentro e fuori
Che vogliamo esserci, con il corpo, con il vestito, con la testa
Che vogliamo essere felici!
E non è cosa spontanea né scontata
A volte preferisco mettermi l’abito della tristezza o della non voglia, dell’isolamento o dell’individualismo
E’ più semplice, forse pure più facile
E in più spesso trovo anche chi mi compatisce o mi consola.
Oggi voglio essere felice con Te, in Te, per Te,
Oggi voglio essere felice per me.