Blog – Olimpiadi e contagi
Sto facendo enorme fatica ad empatizzare con le Olimpiadi.
Non ho ancora visto nulla in televisione e non mi va di farlo. Ho pensato fosse perché ancora non ci sono le gare più importanti o perché gli entusiasmi per gli europei sono ancora freschi.
Poi ho letto una notizia che mi dà una chiave di lettura. La Toyota, ovvero la più grande casa automobilistica giapponese, non farà pubblicità durante i giochi olimpici che si tengono nel suo paese. Con l’aumentare dei casi di contagio infatti, l’opinione pubblica giapponese è sempre più fredda verso l’evento. Addirittura il responsabile della comunicazione di Toyota, Jun Nagata, ha confermato che una serie di video promozionali che erano stati preparati non verranno mai proiettati.
Credo che il motivo per cui quest’anno i giochi olimpici non mi infiammano sia questo. Agli europei sugli spalti cominciava ad esserci della gente e questo era un segno di speranza. Alle Olimpiadi non c’è nessuno: è lo stesso desolante spettacolo che ci perseguitato lungo la pandemia. In Giappone i casi di contagio da inizio luglio hanno avuto un’impennata, da noi stanno crescendo nonostante sia estate e nonostante l’altissimo numero di vaccinati. L’inconscio mi dice qualcosa che non riesco a rendere del tutto razionale però la decisione di un colosso mondiale di dissociare la propria immagine da quella delle olimpiadi mi ha fatto riflettere. Forse accade la stessa cosa anche a me. Anche io voglio, con tutto me stesso, non essere di nuovo risucchiato dalla pandemia.