Blog – Pietro Morello, una persona felice
Conoscere Pietro Morello è stato uno dei più bei regali che mi ha fatto il Covid.
Purtroppo non parlo di conoscenza personale (anche se siamo amici su TikTok e Instagram e qualche volta ci siamo scritti) ma di quella mediata dai social. Soprattutto quelli che ho nominato ma anche YouTube dove ha partecipato a degli interessantissimi video con Marco “Monty” Montamagno – proprio ieri l’ultimo – e don Alberto Ravagnani.
Pietro, che è un classe ’99, è un musicista straordinario che porta avanti progetti di musicoterapia sia negli ospedali che nei campi infantili delle zone di guerra. Per questo è stato recentemente nominato “ambasciatore della città di Torino”: un riconoscimento dell’impegno passato e una promessa di impegno per il futuro, come ha dichiarato egli stesso ad ANSA. Ma soprattutto, ed è per questo che scrivo di lui, ha un desiderio estremo di portare felicità agli altri, cosa che fa “per egoismo” visto che comportarsi così lo rende estremamente felice. Tutto ciò è estremamente affascinante visto che Pietro dice di non credere in Dio ma di amare moltissimo il Vangelo e di leggerlo ai bambini
Se ci potessi parlare gli farei le tantissime domande che la sua persona suscita in me, però conosco già la sua risposta più importante: Pietro è una persona felice. Pietro trasmette felicità qualsiasi cosa faccia. Avviene sia parlando del suo vicino, come suonando un uovo che guidando la Tesla. “Io sono felicissimo facendo quello che faccio”. Sono parole banali, eppure sulle sue labbra sono parole nuove. Il motivo è semplice: io non conosco persone che pronuncino queste parole nel suo stesso modo semplice, convinto, libero.
L’impressione più precisa che Pietro mi dà è quella di non voler convincere nessuno della bellezza della sua vita. Per questo è così straordinariamente convincente.